mercoledì 9 gennaio 2013
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​Ai credenti che correranno con Monti e Bersani, Maurizio Lupi, deputato Pdl e vicepresidente della Camera, lancia un appello: «Abbiamo davanti una stagione nuova. C’è bisogno di dialogo per ricostruire insieme. Su tutti i temi, e anche su quelli etici. Finita questa campagna elettorale, evitiamo di issare gli stendardi e apriamo un confronto ragionevole mettendo al centro l’inviolabile dignità della persona, principio che i cattolici non difendono per loro stessi ma per il bene del Paese intero, come intuirono i padri costituenti».Una stagione di dialogo bipartisan, dunque. Che forse copre anche le divisioni interne al Pdl sui temi sensibili?Io ho sposato e continuo a sposare il Pdl, perché persone di diversa provenienza si sono ritrovati su alcuni valori fondanti. Le libertà, la sussidiarietà, la famiglia, l’impresa, l’educazione...Però sui temi etici Berlusconi sembra scostarsi dalla linea tradizionale del Pdl. E nelle settimane scorse Bondi e Galan hanno fatto emergere l’anima laicista del partito...Attenzione, c’è sempre stata una netta linea di demarcazione. Una cosa sono i singoli diritti che spettano a ogni singolo uomo a prescindere dagli orientamenti religiosi, politici, culturali e sessuali. Altro è minare i valori non negoziabili. Per noi questi restano e resteranno inamovibili. E dovrebbero esserli per qualsiasi credente in qualsiasi partito militi. Anche nel Pd...Come giudica l’operazione di Bersani?Io credo che se i partiti pensano di fare la “caccia al cattolico” fanno un gravissimo errore. Le formazioni politiche non sono la composizione di un puzzle: la tessera della bioetica, quella del lavoro, un po’ di diritti civili... E il tema spesso eluso è un altro: il programma cui si aderisce corrisponde alla ragione per cui un cattolico decide di fare politica? Io, nel Pdl, ritrovo questa coerenza tra le mie opzioni fondamentali e la linea del partito.In passato sono rimaste sulla carta. Come si tradurrà in concreto questa linea?Lo vedrete già dal programma. Al primo punto c’è la famiglia come perno della società che lo Stato deve servire e non svuotare di risorse e valori. Però mi lasci dire un’altra cosa...Quale?L’errore che non dobbiamo compiere, nel Pdl, nel Pd e nel centro, è chiudere i cattolici in una “nicchia”: «Loro sono gli esperti dei temi etici». Niente di più sbagliato. Il nostro compito è portare una visione integrale dell’uomo e della società, incidere sulle piattaforme economiche e sociali partendo dalle grandi questioni educative e morali su cui poggiano. Il cristianesimo non è una proposta di nicchia.
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