mercoledì 25 maggio 2016
Fassino: con la ripresa nuovi posti di lavoro
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​1 La Fiat c’è ancora ed è importante che ci sia, ma l’identità della città si è allargata e Torino non è più solo la città dell’auto, è anche un centro di ricerca e di innovazione di eccellenza, una città universitaria di alta formazione, capitale di cultura e città turistica. E sotto il profilo industriale, oltre al forte settore automotive, vivono l’aerospaziale, la meccatronica, le telecomunicazioni. È un percorso iniziato nei primi anni Novanta e che giunge fino a noi.
2 Torino ogni anno investe 100 milioni di euro in cultura. Abbiamo favorito scelte di promozione culturale anche fuori dal centro storico e nei prossimi anni lavoreremo per rafforzare la diffusione capillare di manifestazioni ed eventi culturali in tutto il territorio cittadino. Attraverso le biblioteche, le Case di Quartiere, le strutture culturali e nuovi spazi saremo in grado di portare la cultura in ogni circoscrizione; realizzeremo un decentramento fatto di una rete di servizi che saranno a disposizione dei cittadini con fasce orarie più estese ed un’adeguata programmazione artistica.
3 Ogni crisi economica porta con sé una flessione del mercato immobiliare legata ad una diminuzione del potere di acquisto delle famiglie. Nonostante la crisi, la città ha investito molto, sopratutto in periferia. La riqualificazione ad uso universitario dell’ex Manifattura Tabacchi, la cittadella sportiva alla Continassa, il completamento della metro 1 e la progettazione della metro 2, le trasformazioni della Variante 200, ne sono alcuni esempi. L’attuale Piano Regolatore ha compiuto vent’anni e, seppur sempre valido nella sua visione generale, verrà adeguato tenendo conto della dimensione metropolitana, della necessità di semplificare procedure e burocrazia e di ispirare ogni trasformazione al valore della sostenibilità.4 A Torino vivono 150 mila cittadini di origine straniera, il 17% della popolazione. Abbiamo realizzato alti livelli di integrazione e vogliamo offrire a ogni cittadino straniero, regolarmente residente, la possibilità di integrarsi pienamente, sentirsi "torinese" e, al tempo stesso, coltivare la propria identità etnica, culturale, religiosa e di contribuire alla  crescita economica della città.
5 Intendiamo accrescere l’attuale rete di servizi, tra le più ampie d’Italia, creando sportelli unici per assistenza, lavoro e casa, per offrire alle persone e alle famiglie una rete ampia di servizi integrati di accompagnamento e di aiuto; vogliamo attivare percorsi di inclusione attiva per famiglie e persone in difficoltà, per offrire a tutti l’opportunità di rimettersi in gioco all’interno della nostra comunità. Per l’infanzia continueremo ad estendere la rete di nidi, scuole materne e strutture educative, rendendo flessibili gli orari per adeguarli alle esigenze delle famiglie; e rimoduleremo le tariffe con la gratuità per i redditi delle fasce Isee più basse.
6 Torino è una città aperta, plurale ed inclusiva. Tutti i cittadini, indipendentemente dall’origine, dagli stili di vita, dall’orientamento sessuale, dalla sensibilità religiosa o spirituale, dalle condizioni sociali, hanno pari dignità e uguaglianza di diritti e di doveri. Le politiche comunali garantiscono le diverse forme di relazione affettiva e di convivenza e riconosceranno le unioni civili come sancito dalla legge.
7 La priorità è e sarà il lavoro, dopo anni di crisi che hanno impedito di creare nuova occupazione. Ci sono segnali di ripresa della crescita e degli investimenti. E dunque creare lavoro diventa oggi nuovamente possibile. Un lavoro che abbia dignità perché sicuro, riconosciuto professionalmente, tutelato contrattualmente e remunerato adeguatamente.
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