martedì 9 settembre 2014
Stamani nella Grande Moschea è stato letto un Appello che è un «grido d'allarme» contro «una violenza assolutamente incompatibile con l'islam».
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I musulmani di Francia lanciano un appello in difesa dei cristiani perseguitati d'Iraq, vittime di minacce da parte dei jihadisti dello Stato Islamico. L'Appel de Paris (L'appello di Parigì) è stato proclamato stamani alla Grande Moschea della capitale francese dal rettore e presidente del Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm), Dalil Boubakeur, e da Patrick Karam, presidente dell'associazione Cristiani d'Oriente in pericolo. Tra i firmatari anche Abderrahmane Dahmane, presidente del Consiglio dei democratici musulmani di Francia, Anouar Kbibech, presidente del Rassemblement des musulmans de France (Rmf) e Ahmet Ogras, presidente della Coordination des musulmans turcs de France (Ccmtf).I musulmani di Francia, si legge nel testo, qualificano le minacce ai cristiani d'Iraq come "atto terroristico" e "crimine contro l'umanità" e dichiarano apertamente "sostegno ai fratelli cristiani d'Oriente per la maggior parte arabi" ricordando "il diritto inalienabile" dei cristiani di "restare a vivere sulla propria terra" e "la libertà di praticare la propria fede".Gli organizzatori hanno inoltre annunciato una grande conferenza sul tema che si terrà a Parigi entro la fine dell'anno e chiedono che venerdì prossimo la preghiera, in tutte le moschee di Francia e Europa, sia dedicata "alla memoria dei nostri fratelli cristiani d'Oriente vittime dell'intolleranza e della barbarie". Per Boubakeur quest'appello è "un grido d'allarme" contro "una violenza assolutamente intollerabile e incompatibile con l'islam".
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