martedì 4 novembre 2014
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Nella città nord-irachena di Mosul, caduta lo scorso giugno nelle mani dei jihadisti dello Stato Islamico (Isis), la chiesa siro-ortodossa dedicata a Sant'Efrem è stata svuotata dei suoi arredi interni e voci insistenti messe in rete via internet accreditano l'idea che il luogo di culto cristiano potrebbe essere trasformato in moschea. Lo rende noto l'Agenzia Fides.Immagini fotografiche, diffuse online anche dal sito www. ankawa.com, mostrano i banchi e altre suppellettili sottratte alla chiesa e disposte come merce in vendita nell'area antistante il luogo sacro. Secondo alcune informazioni circolanti sui social network, la spoliazione sarebbe la prova che i miliziani dello Stato Islamico si preparano a trasformare la chiesa in moschea. Altre fonti contattate dall'Agenzia Fides interpretano il saccheggio degli arredi di Sant'Efrem in tutt'altro modo: i jihadisti dell'Isis, presentendo come imminente un'offensiva militare volta a liberare Mosul, starebbero intensificando le razzie negli edifici pubblici e in quelli privati prima di predisporre la resistenza.I miliziani del Califfato già a luglio avevano scelto la chiesa di Sant'Efrem come sede del Consiglio di stato dei mujahidin. La croce che svettava sulla cupola era stata divelta. Lo scorso 9 settembre, i raid aerei compiuti per colpire le postazioni dei jihadisti del sedicente Califfato Islamico avevano danneggiato gravemente alcuni edifici adiacenti alla chiesa di Sant'Efrem e a quella siro-cattolica dedicata a san Paolo, anch'essa situata nel cosiddetto “quartiere della polizia”.
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