venerdì 28 agosto 2015
160 corpi recuperati dalla guardia costiera libica al largo, altri 76 trovati in spiaggia. In mille sbarcati in Calabria, tra loro 4 cadaveri. Intanto a Palermo sono arrivati i 571 migranti salvati e le 52 salme trovate nella stiva. I drammatici racconti dei superstiti. Dieci fermati.
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Sono oltre 200 i cadaveri di migranti individuati dalla Guardia costiera libica davanti alle coste di Zuwara, teatro ieri di un doppio naufragio. I corpi di 76 persone sono stati trovati all'interno della stiva di un barcone che si è arenato su una spiaggia, mentre circa 160 galleggiavano in mare. Non esiste un bilancio definitivo e nel frattempo dall'Inghilterra è arrivata la notizia del fermo di un camion Italiano con a bordo una trentina di sospetti migranti irregolari.

La prima imbarcazione, con a bordo una cinquantina di persone, ha inviato una richiesta di soccorso già mercoledì, mentre la seconda, che trasportava almeno 400 passeggeri, ha inviato il suo Sos alcune ore più tardi. Circa 200 persone sono state messe in salvo dalla Guardia costiera libica. Tra le vittime si conterebbero cittadini della Siria, del Bangladesh e di diversi paesi sub-sahariani. Più di 2.300 persone sono morte quest'anno nel tentativo di attraversare il Mediterraneo in nave, mentre erano state 3.279 lo scorso anno (dato Oim). Per ora, almeno 100 cadaveri sarebbero stati portati all'ospedale di Zuwara, a ovest di Tripoli.

Intanto è approdato nel porto di Palermo il pattugliatore della marina svedese Poseidon, impegnato nell'operazione Triton, con 571 migranti e 52 salme a bordo. Si tratta delle vittime dell'ultima tragedia avvenuta nel Canale di Sicilia ( LEGGI ) che erano nella stiva di un barcone soccorso da una unità militare, morte soffocate dai gas di scarico dei motori dell'imbarcazione.Le testimonianze dei supersiti. "Eravamo pigiati in almeno 200 persone nella stiva alta non più di un metro e mezzo. Non si respirava e quando chiedevamo di uscire, per tentare di respirare, ci minacciavano e qualcuno è stato anche accoltellato". È un racconto pieno di orrore quello di uno dei testimoni ascoltati nella notte dalla Squadra mobile di Palermo. L'uomo, un pakistano, era tra i migranti sbarcati ieri sera a Palermo con la nave che conteneva anche le 52 salme. Secondo quanto raccontato dai testimoni, tutti pakistani, moltissimi giovani, la stiva dell'imbarcazione "lunga non più di 20 metri", era "stipata in un modo assurdo".Per questa vicenda sono stati fermate 10 persone, sette marocchini, due siriani e un libico. Situazione critica al cimitero di PalermoSituazione critica al cimitero dei Rotoli di Palermo, dove sono state trasferite le salme dei 52 migranti, sbarcate ieri dalla nave svedese Poseidon e rimaste per tutta la mattinata dentro la cella frigorifera di un camion prima di essere sistemate nella sala Bonanno. I funerali sono stati sospesi e le salme in arrivo sono state dirottate in deposito. Le bare in attesa di sepoltura nel deposito sono già un centinaio, a parte le 52 salme dei migranti per le quali sono in corso ricerche nei cimiteri dei comuni dell'hinterland palermitano a causa della mancanza di loculi ai Rotoli.Quasi mille arrivi in Calabria, anche 4 cadaveriSono quasi mille i migranti arrivati questa mattina in Calabria: 700 a Vibo Valentia nella nave di Medici senza frontiere e 250 a Reggio Calabria. Tra loro anche 4 cadaveri; secondo le prime informazioni, su alcuni corpi ci sarebbero segni di ustioni.

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