venerdì 25 settembre 2015
COMMENTA E CONDIVIDI
"​In ogni situazione di conflitto, come in Ucraina, in Siria, in Iraq, in Libia, nel Sud-Sudan e nella regione dei Grandi Laghi, prima degli interessi di parte, pur se legittimi, ci sono volti concreti". Lo ha detto papa Francesco nel suo discorso all'Assemblea generale dell'Onu oggi a New York."Nelle guerre e nei conflitti ci sono persone, nostri fratelli e sorelle, uomini e donne, giovani e anziani, bambini e bambine che piangono, soffrono e muoiono. Esseri umani che diventano materiale di scarto mentre non si fa altro che enumerare problemi, strategie e discussioni".Ecco alcune istantanee, scattate nel 2015, che mostrano i volti celati dietro i conflitti citati dal Papa.

Madre e figli profughi a Slaviansk, nell'area di Donetsk, in Ucraina orientale (12 marzo 2015)

La disperazione di una donna dopo un raid governativo sul quartiere di al-Mowasabat ad Aleppo, nel nord della Siria (20 settembre 2015). Le violenze, scoppiate nel marzo 2011, sono sfociate nella guerra civile.

Una coppia di yazidi rilasciati dopo essere stati nelle mani dei jihadisti dello Stato islamico, nei pressi di Kirkuk, Iraq (8 aprile 2015)

Immigrati illegali nel centro detentivo di Misurata, in Libia (11 marzo 2015). Il paese non trova pace dal 2011. Da oltre un anno è in corso lo scontro tra due governi rivali, quello islamista di Tripoli e quello di Tobruck riconosciuto dalla comunità internazionale.

Profughi in un campo Onu di Juba, capitale del Sudan del Sud. Gli sfollati nel paese scosso dalla guerra civile sono oltre 130mila (16 giugno 2015). Il Sud Sudan non ha mai trovato pace da quando, il 9 luglio 2011, si è staccato dal Sudan

Il pianto di una donna per l'uccisione di Ndayizeya Janvier, 37 anni, assassinato in casa a Butarere, sobborgo di Bujumbura, capitale del Burundi (3 giugno 2015). Nel paese è in corso lo scontro armato tra milizie filogovernative e oppositori.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: