martedì 29 ottobre 2013
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Al G20 di San Pietroburgo nel settembre scorso i padroni di casa russi regalarono gadget spia ai partecipanti al summit. Lo scrivono oggi Corriere della Sera e Stampa. Ad insospettirsi per primo fu il presidente del Consiglio Europeo, Herman van Rompuy, che al suo rientro a Bruxelles consegnò la chiavetta e il cavo Usb ricevuti in dono ai funzionari della sicurezza, i quali chiesero una consulenza ai servizi tedeschi.

A una prima analisi i due gadget si sono rivelati due "trojan horse", ovvero strumenti per captare dati dal computer e il cellulare. L'indagine è ancora in corso e non è chiaro se tutti i partecipanti al summit del 5-6 settembre abbiano ricevuto gadget modificati. La vicenda ha messo in allarme diversi servizi d'intelligence nel pieno dello scandalo dello spionaggio dell'Nsa, la National Security agency americana che avrebbe messo sotto sorveglianza 35 leader mondiali, compreso il cellulare della cancelliera tedesca Angela Merkel. Proprio in Russia ha trovato asilo Edward Snowden, la talpa dell'Nsa che sta rivelando i dettagli del piano di sorveglianza alla stampa internazionale.

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