mercoledì 26 gennaio 2022
Il presidente dell'Anspi (Associazione nazionale san Paolo Italia) Giuseppe Dessì ha consegnato a Francesco «Una luce sempre accesa», sussidio per le attività educative. Ricevendo un mandato
Il Papa a colloquio con il presidente Anspi, Dessì

Il Papa a colloquio con il presidente Anspi, Dessì

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«Un futuro monocromatico sarebbe noioso». È stato il commento di papa Francesco mentre, al termine dell'udienza generale del 26 gennaio, sfogliava il sussidio che gli era stato appena donato dal presidente dell'Anspi (Associazione nazionale san Paolo Italia), Giuseppe Dessì. «Una luce sempre accesa» è il titolo del volume per le attività invernali degli oratori: un percorso in 23 tappe settimanali sui temi dell'enciclica «Fratelli tutti». All'appuntamento con il Santo Padre il consiglio direttivo dell'Anspi, con il segretario, don Alessandro Bottiglieri, e al responsabile nazionale della formazione, Mauro Bignami. La presentazione del testo «voleva esprimere riconoscenza a papa Francesco e alla sua catechesi instancabile – sottolinea Dessì – che per noi è motivo di ispirazione e di impegno in tutti gli oratori».
Il Papa ha sollecitato Anspi a "fare chiasso", affinché eviti quella prospettiva di ristagno sociale e di relazioni asfittiche che colpisce soprattutto le giovani generazioni, toccate dagli effetti della pandemia. Si è quindi intrattenuto per qualche momento con il consigliere don Sergio Di Nanni, parroco ad Andria e che proprio ieri compiva 44 anni, rivelandogli che a Buenos Aires, quando l'età coincide con un numero a specchio, questo si chiama «capicúa» e la gente lo gioca perché porta fortuna.
È la seconda volta che a papa Francesco viene presentato il sussidio invernale al termine dell'udienza del mercoledì. La precedente fu il 27 novembre 2019 col volume «Indifferenti non si nasce», ispirato all'enciclica «Laudato si'».

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