venerdì 21 marzo 2014
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Il fondo da 15 milioni annui per i contratti di solidarietà aiuterà la vertenza Electrolux ma non è una misura ad hoc perché incorrerebbe nelle sanzioni europee. Lo ha chiarito stamani il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, a margine di un convegno a Bologna. "Ad hoc per Electrolux non ci potrebbe essere nulla per via di una normativa europea. È uno degli strumenti che stiamo attivando per aiutare casi che abbiamo presso il ministero dello Sviluppo economico di concerto con il ministro del Welfare, Giuliano Poletti. Questo naturalmente aiuterà, insieme ad altri fattori, a cercare di trovare una soluzione che consenta di recuperare sul costo del lavoro", ha detto il ministro.Ieri è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge sul mercato del lavoro che semplifica il ricorso a contratti a termine e apprendistato. La norma rifinanzia anche la decontribuzione per le aziende che facciano ricorso ai contratti di solidarietà, come Electrolux, con uno stanziamento annuo di 15 milioni a partire dal 2014.La multinazionale degli elettrodomestici aveva chiesto al governo di rifinanziare la legge che assegna sgravi contributivi per i contratti di solidarietà - norma degli anni '90 non più usata dal 2005 - per evitare di scaricare sui salari il necessario taglio del costo del lavoro."Nello stesso tempo l'azienda presenterà un piano di investimento, perché noi abbiamo chiesto di essere certi del fatto che piano consideri una prospettiva stabile di mantenimento in Italia di produzione, e quindi tutto questo con forte attenzione all'impatto sull'occupazione, che per noi oggi è una priorità assoluta nel tentativo di preservarla", ha aggiunto il ministro che l'8 aprile presiederà la riunione con Electrolux, sindacati e Regioni per tentare di chiudere la vertenza.Al momento Electrolux prevede oltre 1.000 esuberi distribuiti nelle quattro fabbriche di elettrodomestici italiane e un taglio del costo del lavoro fino al 15% in un triennio. Gli investimenti complessivi sono di 150 milioni.
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