mercoledì 10 luglio 2013
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«I danni sono evidenti e anche importanti. Una delle campate è già scesa di qualche centimetro. Non c’è un rischio di crollo ma è assolutamente necessario intervenire al più presto con un controllo accurato e bloccare nuovi roghi che renderebbero la situazione davvero ad alto rischio». Giudizio netto dell’ingegner Marco Biggi, al quale abbiamo chiesto una "consulenza" sulle immagini dell’asse mediano-inceneritore. Socio di uno dei maggiori studi di progettazione di opere in cemento armato, già nel passato ha collaborato con Avvenire, fornendoci preziose informazioni nella vicenda del crollo della scuola di San Giuliano che provocò la morte di 27 bambini e della loro maestra. E anche questa volta il suo aiuto è prezioso. Perché, insiste, «il rischio c’è. Inoltre - aggiunge - da alcune immagini la struttura mi sembra avesse già dei difetti di costruzione». Il classico piove sul bagnato.Ingegnere, il fuoco può danneggiare strutture come il cavalcavia?Il fuoco è sempre dannoso anche per strutture in cemento armato. Noi più volte siamo chiamati per valutare lo stato di salute dopo un incendio.In questo caso cosa ha potuto osservare dalle immagini?Sicuramente sono danneggiati sia i giunti che gli apparecchi d’appoggio tra pile e travi. Ma il danno peggiore è alle travi e alle pile.In che senso?Si vede molto bene come il fuoco, in un ambiente peraltro angusto, abbia fortemente intaccato queste strutture. In particolare il "soffitto" che appare completamente annerito dalle fiamme. E si vede chiaramente che una delle campate è scesa di qualche centimetro rispetto all’altra. Lo ripeto, non ci sono imminenti rischi di crollo ma per quanto riguarda la circolazione della auto quello spostamento potrebbe diventare un problema. Inoltre se fossero appiccati altri incendi la situazione si aggraverebbe.E come?Perché verrebbe attaccata una struttura che non sembra costruita ad arte.Cioè?Alcune immagini delle pile, i piloni, fanno vedere che sta uscendo il ferro dell’armatura. Evidentemente c’è uno scarso copri ferro. Dunque si tratta di strutture già carenti da un punto di vista costruttivo  e per le quali, quindi, un altro choc termico potrebbe avere gravi conseguenze.Cosa fare?Dovrebbe intervenire rapidamente chi ha la responsabilità di quella strada, quindi la provincia di Caserta, per un controllo accurato e la messa in sicurezza. Ovviamente evitando altri incendi.
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