mercoledì 1 luglio 2015
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Dopo gli attentati in Tunisi e in Francia, anche Roma si dota di un piano per fronteggiare un eventuale attacco terroristico. Coinvolte decine di scuole, monumenti, stazioni, luoghi istituzionali, ambasciate e persino centri commerciali: la Capitale ha studiato strategie di emergenza per ognuno di questi obiettivi sensibili.Secondo quanto ha appreso l'Ansa, Forze dell'ordine e Viminale hanno composto il risiko dei movimenti all'interno della Capitale dopo gli episodi in Tunisia, a Parigi, l'attentato a Charlie Hebdo e le continueminacce dell'Is all'Italia. Il programma di emergenza è stato messo a punto dopo mesi di lavoro: ognuno delle centinaia di punti sensibili della città ha un file dedicato, che contiene un ordine ben preciso con un sistema 'ad ingranaggi' e l'entrata in campo di forze dell'ordine e soccorritori, pronto a scattare dall'istante dell'attacco e difendersi.Tra i più imponenti e significativi, quello al Colosseo. Il piano per l'Anfiteatro Flavio è un esempio: nel raggio di chilometri dal punto dell'eventuale attacco, la zona viene messa in sicurezza ed isolata, con l'intervento di Nocs, Digos, vigili del fuoco, protezione civile e ambulanze pronti a muoversi tra le cosiddette 'zone calde' e 'zone tiepidè. Soprattutto nell'ipotesi dello scoppio di un ordigno, i primi a raggiungere l'epicentro dell'attacco sono i nuclei Nbcr (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) dei vigili del fuoco. I reparti antiterrorismo cinturano la zona e le ambulanze restano nella zona tiepida per far partire i mezzi. Ai Fori Imperiali vengono sistemate una sala operativa mobile e un'area sanitaria per soccorrere eventuali feriti. Al Circo Massimo atterra l'eliambulanza. Da via dei Fori Imperiali a via San Giovanni in Laterano, l'arco di Costantino e dall'altra parte il parco di Colle Oppio, delimitano la zona calda e quella tiepida. I mezzi di soccorso, ammassati in uno specifico punto, sono pronti a trasportare eventuali feriti al più vicino Ospedale San Giovanni e, a seguire, nelle altre strutture. Tutti i piani messi in campo a Roma prevedono uno stravolgimento del sistema di viabilità in tutta la città per permettere a forze dell'ordine, vigili del fuoco, ambulanze e altri mezzi di soccorso di raggiungere le "zone calda" e "tiepida".
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