martedì 4 ottobre 2016
Papa Francesco tra i terremotati L'incontro con Valerio, che ha perso moglie e figli
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Occhi negli occhi per qualche secondo. Poi l'emozione che si scioglie in un pianto a dirotto, mentre tiene strette le mani del Papa. Valerio Taddei si commuove ancora nel raccontare l'incontro di pochi minuti avuto con Papa Francesco nella scuola Capranica di Amatrice. Un evento «totalmente inaspettato» - esordisce - perché sapeva di dover incontrare il vescovo di Rieti insieme agli altri genitori degli alunni del paese, anche se «la mia Benedetta e il mio Giuseppe» non ci sono più. «È tutto cosi difficile per me adesso, l'abbraccio del Papa ci voleva proprio per trovare la forza di andare avanti». Valerio, fornaio di Amatrice da pochi mesi, il 24 agosto ha perso la moglie i due figli in una casa del centro storico ora ridotta a un cumulo di macerie. Non si sono scambiati tante parole con il Papa, ma «quell'abbraccio fraterno che mi ha dato - racconta - mi ha fatto sentire vicino la presenza di Dio. E, da credente, non posso che ringraziare il Signore per questo dono». Valerio gli avrebbe voluto dire tante cose, rimaste nel cuore quando le lacrime hanno avuto il sopravvento, come che è pronto ad affrontare «la prova più difficile, la strada stretta che mi è stata affidata»: sopravvivere senza più moglie e figli. Ma in quel «prego tanto per tutti voi» che Francesco gli ha confidato, per lui è racchiuso un messaggio grande: «Il Signore è con noi anche nelle difficoltà e ha mandato il Papa a dimostrarcelo». LA VIDEOINTERVISTA DI PINO CIOCIOLA A VALERIO TADDEI: DEVO ANDARE AVANTI
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