giovedì 23 maggio 2013
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Sono già oltre 600 le coppie iscritte nel registro delle unioni civili di Milano. Numeri un po’ più consistenti rispetto a quelli registrati negli altri capoluoghi di provincia, ma sempre esigui in rapporto alla popolazione milanese e che dimostrano come il provvedimento riguardi, come ovunque in Italia, percentuali davvero ridotte di cittadini. A otto mesi dalla sua istituzione (le prime 18 coppie hanno firmato lo scorso 18 settembre) il registro milanese ha raccolto circa tre quarti delle iscrizioni da coppie eterosessuali. Un quarto di quelle iscritte sono invece omosessuali, gay e lesbiche. I dati milanesi sono il frutto avvelenato di un "battage" politico durato mesi (l’istituzione del registro era uno dei punti "focali" della campagna del sindaco Giuliano Pisapia in corsa per la poltrona da primo cittadino nel capoluogo lombardo) che ha visto anche non poche opposizioni fra le file della stessa maggioranza di centrosinistra.Le polemiche divampate e le divisioni fra i fronti dei si e dei no non è però servita a frenare la corsa per l’istituzione del registro (rimandata solo di un mese rispetto alla data preventivata per l’Incontro mondiale delle famiglie e la visita del Papa in città a giugno di un anno fa). Un atto fortemente ideologico (la coppia unita dal registro, in assenza di normativa nazionale, non ha alcun valore giuridico) che la giunta milanese ha cavalcato sin dall’inizio con determinazione e risolutezza degne di miglior causa. Accompagnandola da dichiarazioni, dibattiti e tesi pronte a sostenerne la legittimità. Tanto che, a otto mesi di distanza e, nonostante le difficoltà a far quadrare i conti con un bilancio in rosso di circa 200 milioni, l’assessore alle Politiche sociali del comune milanese, Pierfrancesco Majorino, rilancia lo strumento. Proprio oggi presenterà infatti una nuova iniziativa legata al registro e alle unioni civili: il «Vademecum dei diritti dei conviventi». Una sorta di guida che sarà consegnato alle coppie che si iscrivono al registro e che sarà anche disponibile on-line, sul sito del Comune, per tutti coloro che lo vorranno consultare.Intervengono Laura Logli, avvocato del Foro di Milano, specialista in diritto di Famiglia, autrice del vademecum, Andrea Zuccotti, direttore del Settore Servizi al cittadino. Altri sforzi, altre risorse per un obiettivo di cui davvero ben pochi sentivano la necessità.
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