venerdì 11 settembre 2015
​Settanta città accolgono l'appello partito da Venezia: tutti in marcia per dire no all'Europa che costruire muri.
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​Gli attori e i registi che sfilano sul red carpet a Venezia, gli scrittori del Festival Letteratura che scendono in strada accanto ai lettori a Mantova. Migliaia di persone pronte a dire no all'Europa dei muri e a camminare, simbolicamente senza scarpe, in nome dell'accoglienza. Decine di cortei ad unire, per una volta, l'Italia. Settanta città che hanno interpretato un'unica idea: non si possono chiudere le frontiere o i mari e fare finta di niente. Chi fugge dalle guerre e dalla povertà, chi scappa dalla morte, deve trovare in Europa quell'umanità che troppe volte è mancata. L'iniziativa è partita da Venezia, dal festival del cinema. E qui c'è stato il corteo principale. Un migliaio di partecipanti, secondo la questura, probabilmente il doppio per gli organizzatori, di varie nazionalità e di tutte le età ha sfilato per le vie del centro. Il corteo, partito dal molo di Santa Elisabetta verso le 17, aveva in testa tra gli altri il regista Andrea Segre, uno dei promotori, e tra i partecipanti il segretario confederale della Cgil Susanna Camusso. Tra i partecipanti nelle prime file anche Staino, Silvia Costa e il parlamentare di Sel Giulio Marcon. "È importante dire che la marcia sta procedendo in 71 città - ha detto Segre -: anche se è stata promossa da personaggi dello spettacolo non è un'autocelebrazione, ma la richiesta di uscire dalla fortezza in cui ci siamo rinchiusi in Europa per fermare la tragedia dei morti". Sullo striscione che apriva il corteo  l'hashtag #apiediscalzi e tra i tanti cartelloni gli slogan "Non siamo un pericolo, siamo in pericolo" e "Da Venezia a Kobane, da Budapest a Bruxelles". A metà del tragitto è stato possibile anche, per chi lo volesse, immergere i piedi in tempere colorate, lasciando impronte sulla strada azzurre, arancioni, bianche e in altri colori pastello.  A Mantova la marcia degli scalzi ha coinvolto anche il mondo degli scrittori e intellettuali presenti al Festivaletteratura di Mantova. Tra le prime adesioni quella della scrittrice africana Noo Saro-Wiwa, di Corrado Augias, che però non potrà marciare perché impegnato in un evento, dello storico della criminalità organizzata Enzo Ciconte, dell'ingegnere Gianni Silvestrini, che ha lavorato al Cnr, e del fotografo e giornalista Mario Boccia. A Taranto la marcia ha ricevuto il sostegno dell'arcivescovo Filippo Santoro. "In linea con il pensiero di Papa Francesco sono ad incoraggiare - sottolinea Santoro - la Marcia ed essere idealmente al fianco delle donne e degli uomini di Taranto che si spendono per garantire una degna accoglienza ai nostri fratelli che fuggono da guerre, persecuzioni e fame: Migliaia di persone hanno sfilato anche a Roma e a Napoli dove i partecipanti alla marcia hanno lanciato fiori in mare in ricordo delle vittime. A Palermo il sindaco Leoluca Orlando ha fatto esporre oggi sulla facciata del Palazzo delle Aquile, sede del Comune, un grande striscione con la scritta "Canali umanitari subito. Palermo accoglie per un'Europa senza muri". Accanto a questo, altri due striscioni lunghi oltre sei metri che riportano i nomi dei 23 mila migranti morti alle frontiere dell'Europa.
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