mercoledì 16 maggio 2012
​I membri del gruppo anarchico Fai-nucleo Olga hanno minacciato il premier ricordandogli che è "uno dei sette rimasti" in una lettera arrivata alla redazione del quotidiano "Calabria Ora" a Cosenza. Il riferimento ai "sette" era contenuto nella rivendicazione per l'agguato ad Adinolfi. 
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I membri del gruppo anarchico Fai-nucleo Olga oggi hanno minacciato il premier Mario Monti ricordandogli che è "uno dei sette rimasti" in una lettera arrivata oggi alla redazione del quotidiano "Calabria Ora" a Cosenza, in cui si dicono pronti a morire.Il gruppo "Olga" del Fai, Federazione anarchica informale, è lo stesso che ha rivendicato l'agguato della settimana scorsa a Genova dell'AD di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, attraverso un comunicato indirizzato al Corriere della Sera.La lettera - arrivata alla redazione di Cosenza, dove ora sono in corso gli accertamenti della Digos e della polizia scientifica - aveva per destinatario il direttore del quotidiano ed è stata scoperta stamani."Diciamo a Monti che lui è uno dei sette rimasti e che il popolo non ha nessun interesse a rimanere in Europa, a salvare le banche e a saldare i conti di uno Stato che finora ha sperperato per conto proprio", si legge nella nota, che minaccia anche il direttore di Equitalia Sud, definito un "becero uomo d'affari".Nella rivendicazione per l'agguato ad Adinolfi, il Fai scriveva di voler colpire altre sette volte. "Il popolo ci ha dato mandato e sacrificheremo anche le nostre vite per la causa giusta". Gli autori del comunicato si rivolgono anche al ministro dell'Interno: "Il ministro Cancellieri ha detto che se si attacca Equitalia si attacca lo Stato, dunque noi attaccheremo lo Stato, che non tollera il popolo". E ancora: "Ogni altro suicidio che avverrà, è ritenuto omicidio di Stato".
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