venerdì 15 novembre 2013
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Entro l’anno arriva (finalmente) la prima dura, reale risposta dello Stato. Diretta e dal costo quasi irrisorio. Nel giro di una ventina di giorni la Camera approverà infatti un disegno di legge per impiegare l’Esercito contro lo sversamento e l’interramento dei rifiuti tossici nella “Terra dei fuochi”, poi un paio di settimane ancora e l’approvazione arriverà dal Senato. Dando ai militari che presidieranno le campagne a sud di Caserta e nord di Napoli pieni poteri di pubblica sicurezza, ma non di polizia giudiziaria. E con una spesa che nemmeno raggiungerà i cinque milioni di euro.Fare in fretta. Le possibili strade che percorrerà il Parlamento sono due. La sede legislativa in Commissione Difesa di Montecitorio oppure la legge di stabilità. La prima è a portata di mano ed è la più probabile, se non quasi certa. È iniziato l’esame di un ddl presentato dal Pdl e di un secondo del Pd: entrambi confluiranno in un terzo al quale è già stato assicurato il voto anche di Lista civica e del M5S. Resta Sel a puntare appena i piedi, ma i suoi deputati campani (che conoscono bene quanto accade in quelle terre) spingono perché non sia proprio il loro partito a mettersi di traverso. Visto che l’unanimità dei commissari permetterebbe di seguire appunto la strada della sede legislativa, che garantirebbe tempi brevissimi. Ma, per quanto appaia a questo punto improbabile, saltasse questa via, si condurrebbe comunque in porto il provvedimento in fretta inserendolo nella legge di stabilità.«Le Forze armate sono pronte». A proposito, il governo è d’accordo. L’aveva già ufficiosamente fatto sapere ai commissari una settimana fa e ieri il ministro della Difesa ha mandato l’ultimo segnale necessario a non avere più dubbi: «Sicuramente non ci tireremo indietro – ha detto Mario Mauro –. Quello della “Terra dei fuochi” è un tema al quale siamo molto sensibili, e le Forze armate stanno facendo molto per la convivenza civile e lo sviluppo del nostro Paese. Per questo, se saranno richiesti la nostra presenza, il nostro contributo e il nostro aiuto, non ci tireremo indietro. Siamo pronti a dare il nostro contributo e il nostro aiuto».Lo Stato batta un colpo. «Siamo davanti a un’emergenza, non si può davvero più perdere tempo», spiega Paolo Russo, primo firmatario del disegno di legge Pdl: «C’è bisogno della condivisione di tutti e tutti hanno mostrato di volerla dare – aggiunge –. Sia chiaro poi che nessuno di noi considera questo più che l’inizio, non certo la soluzione. Questa è la precondizione per risolvere questa tragedia, perché è inutile andare a bonificare se prima non fermiamo gli sversamenti illeciti». Con questo ddl, sottolinea Michela Rostan, sottoscrittrice della proposta Pd, «vogliamo far sentire ai cittadini campani che lo Stato è presente e non tollererà più comportamenti illeciti. Speriamo che l’iter sia veloce e condiviso, tenendo conto della gravità della situazione e dell’ansia che sta vivendo l’opinione pubblica». Sulla copertura economica, infine, i membri della Commissione Agricoltura sono tranquilli: «Non servono grandi cifre», fanno notare. Dunque tutto si giocherà sulla volontà politica, anzi istituzionale. Che sembra largamente acquisita.«Infami e sconsiderati». E del resto quanto accade da decenni nella "Terra dei fuochi" «rappresenta una vera e propria sciagura sia per la salute della collettività, sia per le attività economiche», aveva detto in Commissione Rosanna Scopelliti (Pdl) nella sua relazione illustrativa del provvedimento: «Soprattutto se pensiamo a quanti rifiuti nocivi e tossici sono stati sversati da parte di criminali industriali del Nord con la complicità di mafiosi, ’ndranghetosi e camorristi non solo infami, ma anche totalmente sconsiderati, visto che contribuivano all’avvelenamento proprio e dei propri figli».Allora è tempo che «le coraggiose denunce del popolo campano su un "biocidio" devono trovare nelle aule parlamentari le risposte dovute».
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