venerdì 7 agosto 2015
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Una proposta dettagliata sul servizio civile, con un’unica incognita: dove trovare i quasi 5 miliardi di euro l’anno che servono per rendere obbligatorio il servizio civile? «Si possono utilizzare – ribatte subito il responsabile economico del movimento Noi con Salvini, Armando Siri, che ha scritto il testo – i fondi europei per la politica di coesione Fesr e Fse che spettano all’Italia nel periodo 2014-2020, cioè circa 32 miliardi di euro». Anche perché, rincara, negli ultimi sette anni «l’Italia ha rimandato a Bruxelles il 40% del Fondo sociale per mancanza di progetti».  Quello proposto è «un testo aperto» a tutti coloro che vorranno dare il proprio contributo, «perché sarebbe assurdo parlare di civitas senza avere la massima condivisione possibile». Tra le righe della legge, inoltre, si ipotizza anche che i ragazzi passino i loro dodici mesi di servizio nella propria comunità d’origine, ma «fuori casa – spiega Siri – all’interno di strutture pubbliche come le caserme o edifici di proprietà del demanio», perché i ragazzi siano formati nel carattere, «imparino le dinamiche di gruppo e il senso di appartenenza». I giovani d’oggi infatti vivono «un profondo scollamento con la realtà – ricorda – mancano di senso della patria, anche per colpa di scuola e famiglia che non sono state in grado di educarli in questo». E sull’idea di Salvini di reinserire anche la leva obbligatoria, è lo stesso responsabile economico di Noi con Salvini a spiegare che quella del «leader leghista è stata solo una sollecitazione per raccogliere delle reazioni, non c’è alcun riferimento scritto alla leva nella proposta».
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