sabato 22 ottobre 2016
​Registrato anche il calo di 19 mila iscritti.
Paritarie, l'anno nero: 165 chiusure nel 2015
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La scuola paritaria cattolica resiste, ma non blocca le chiusure degli istituti. È un quadro preoccupante quello che emerge dall’annuale fotografia scattata dal Centro studi scuola cattolica (Cssc) in occasione del Rapporto 2016. Se da una parte in rapporto percentuale all’interno del segmento delle paritarie mostra come quelle cattoliche rappresentino i due terzi dell’intero panorama, sul fronte della consistenza numerica degli istituti cattolici rispetto allo scorso anno compaiono molti segni meno. Le scuole cattoliche in calo. Il confronto con l’anno precedente mette in evidenza quasi solo perdite: le scuole diminuiscono di 165 unità (-142 nell’infanzia, -10 nella primaria, -15 nelle medie, in controtendenza le superiori dove si registra un +2). Anche le classi/sezioni diminuiscono di 709 (-465 nell’infanzia, -103 nella primaria, -52 nella media, -89 nella secondaria), dovuto al fatto che si sono persi 19.064 alunni (-13.125 nell’infanzia, 3.187 nella primaria, -840 nella media, 1.912 nelle superiori). In termini percentuali la perdita maggiore si ha tra gli alunni (-2,9% in totale, con oscillazioni da -1,5% della media a -3,6% delle superiori). Preoccupante anche il calo complessivo delle scuole che segna un -1,9% in media (dal -2,7% della media al +0,3% delle superiori). Oggi le scuole cattoliche paritarie sono 8.526 secondo il censimento Cssc: 6.260 materne, 1.093 elementari, 543 medie e 630 superiori. Tra le paritarie prevalgono le cattoliche. Si tratta di un «rapporto di forza» stabile negli anni. Le scuole cattoliche sono il 64,5% degli istituti paritari. Un rapporto che viene confermato tra le materne (66%), nella primaria (75%) e nelle medie (85,1%). Nelle superiori, invece, le cattoliche sono solo il 38,4% sul totale. Alunni stranieri e quelli con disabilità. Anche la scuola paritaria cattolica vede una presenza di studenti di cittadinanza non italiana e quelli affetti da disabilità. Nel primo caso parliamo di 32.118 bambini e bambine concentrati soprattutto nella scuola dell’infanzia. Sono 6.223 i bambini iscritti negli istituti cattolici con prevalenza nella materna e nella primaria. Entrambi i dati sono in costante aumento.
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