martedì 21 luglio 2015
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Negli hub di prima accoglienza dei profughi in Brianza sono circa 150 i richiedenti asilo politico presenti. Monza, Limbiate e dalla scorsa settimana Agrate Brianza sono i centri individuati dalla prefettura brianzola quali punti strategici di accoglienza e smistamento dei profughi. «Tre realtà sovracomunali che unitamente ad interventi di singole parrocchie – dice don Augusto Panzeri, responsabile della Caritas di Monza – valorizzano il volto positivo dell’accoglienza, soprattutto se ben programmata ». Don Panzeri si sofferma sulla necessità di un 'metodo' e cita il caso di Cesano Maderno, dove il parroco don Flavio Riva, unitamente al volontariato e all’impegno del Comune, è riuscito ad integrare nello stesso territorio italiani e stranieri, laddove solo pochi anni orsono c’erano state forti contestazioni sulla presenza di immigrati. Oggi qui ha trovato assistenza una ventina di profughi. «Il fenomeno immigrati – prosegue don Panzeri – non si risolve con improvvisazioni, con le soluzioni inventate nel breve spazio di poche ore. Va condiviso nel tempo con i diversi attori del territorio. L’integrazione parte dal dialogo con gli altri, dalla valorizzazione delle loro competenze e professionalità. La gente va preparata. Dalla Brianza arriva un grande messaggio: ci sono tante persone disponibili all’accoglienza, che se ben fatta produce del bene. Il Consorzio Comunità Brianza che trova al suo interno la Caritas, la totalità dell’associazionismo cattolico ed è un buon esempio di collaborazione». Gigi Ponti è sindaco di Cesano e presidente della Provincia di Monza e racconta le esperienze che funzionano, che risolvono i problemi e non ampliano i problemi. Ponti evita lo scontro politico ma è chiaro che nelle sue parole c’è la risposta ai continui attacchi che gli arrivano dalla Lega Nord. Non più tardi di due mesi fa sotto la scure del Carroccio locale era finita l’apertura del centro di Limbiate. Un centro d’accoglienza ricavato oggi in uno stabile della Provincia, che ospita anche l’Avis provinciale. Il consigliere nazionale dell’Avis, presidente della sezione di Vimercate, Sergio Valtolina, adesso sottolinea come «le riserve che avevamo, oggi si sono dimostrate infondate. I profughi trascorrono la loro giornata, senza intralciare la nostra attività. Una presenza discreta, che non infastidisce nessuno ». Ad Agrate oggi sono 22 gli ospiti presenti. Il primo cittadino, Ezio Colombo, a chi polemizza risponde così: «Nel 2011, da buon servitore dello Stato, ho risposto all’appello dell’allora ministro Maroni accogliendo diverse famiglie di profughi. Non capisco perché dovrei rifiutarmi oggi».
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