sabato 13 luglio 2013
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Un blitz "segreto" come raramente si fa per altri immigrati irregolari (magari sospettati di terrorismo). In questo caso per un ricercato per truffa kazako, ma finito con l’espulsione di una donna e una bambina. Senza quasi possibilità di difesa. E poi, dopo che il caso è scoppiato e i sospetti si ingigantiscono (favore a un autocrate per salvare i contratti dell’energia?), si fa marcia indietro. È tardi sia politicamente, sia per tutelare le due espulse. Meglio sarebbe stato valutare limpidamente e poi decidere. Una volta per tutte. Senza esporci a una nuova perdita di credibilità internazionale su tutti i fronti coinvolti.
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