mercoledì 3 luglio 2013
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«Caro direttore, in questi giorni, l’attuale ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ritorna alla storiella antica: in Campania il cancro miete più vittime per gli "stili di vita" dei cittadini che fumano troppo, si alimentano male e non fanno prevenzione». Cominciava così la lettera pubblicata su "Avvenire" di ieri a firma del parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello. Che chiedeva al ministro di recarsi nella "terra dei fuochi" per vedere coi suoi occhi come non sia la "dieta" a causare così tante morti di cancro, ma i roghi di rifiuti tossici e i veleni lì sversati. Un invito condiviso nella risposta che davamo a don Maurizio: "Il ministro Beatrice Lorenzin ha solo bisogno di essere informata come si deve". E infatti, nel giro di 24 ore, la titolare della Salute ha dato incarico all’Istituto superiore di sanità di accendere un riflettore sulla reale situazione nella martoriato spicchio di terra campana. Un atto doveroso per un popolo che soffre e non si arrende. Un atto che si salda a quelli compiuti da altri uomini e donne delle istituzioni e dimostra che ascoltare i cittadini, nelle loro giuste rivendicazioni, si può e si deve. Solo così la camorra e i mascalzoni che con essa fanno sporchi affari capiranno che non potranno averla vinta.​​​​
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