mercoledì 28 settembre 2016
​Lo ha detto Francesco al termine dell'udienza. Alla popolazione «mi sento unito nella sofferenza, attraverso la preghiera e la vicinanza spirituale».
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​"Il mio pensiero va ancora una volta alla amata e martoriata Siria, continuano a giungermi - ha detto il Papa nel corso dell'udienza generale di oggi - notizie drammatiche sulla sorte delle popolazioni di Aleppo, alle quali mi sento unito nella sofferenza, attraverso la preghiera e la vicinanza spirituale". Il Pontefice ha espresso "profondo dolore e viva preoccupazione" e ha rinnovato "a tutti l'appello a impegnarsi con tutte le forze nella protezione dei civili, quale obbligo imperativo e urgente". Papa Francesco ha ricordato Aleppo, in Siria, "città dove muoiono bambini, anziani ammalati, giovani vecchi, tutti, rinnovo - ha detto - a tutti l'appello a impegnarsi con tutte le forze nella protezione dei civili, quale obbligo imperativo e urgente e appello alla coscienza dei responsabili dei bombardamenti che dovranno dare conto davanti a Dio".
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