mercoledì 1 gennaio 2014
«C'è chi sparge fango su tutto e su tutti, senza pagare per il male fatto alle persone, alle istituzioni e alle nazioni», ha denunciato il cardinale. Eppure «il bene è molto più grande».
Bagnasco: il paese non è marcio
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Oggi "ci vogliono far credere che il Paese è marcio, spargendo su tutto e su tutti fango senza che nessuno mai paghi per il male fatto alle persone, alle istituzioni e alla nazione". Lo ha detto ieri l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, al Te Deum celebrato nella chiesa del Gesù a Genova."Questa volontà di dividere persone, gruppi, istituzioni, di gettare discredito, sistematico, di enfatizzare il male presente risponde ad una strategia un disegno preciso di dividere per meglio dominare" ha aggiunto il cardinale. "Il male esiste e lo vediamo tutti. Ma il bene è sconfinato ed è molto più grande". "La realtà più vera e più grande è quella della gente semplice. Il nostro popolo che vive ogni giorno la bellezza rassicurante delle propria famiglia che lavora con professionalità che ha l'orgoglio di guadagnarsi il pane con dignità che cura i propri bambini, i vecchi, i malati". "La gente che cammina a testa alta non per orgoglio o vanità ma perché seria e onesta", ha aggiunto, anche se "non fa notizia" "fa storia e costituisce la ricchezza della nostra città e del nostro Paese". "Per questo - ha concluso il presidente della Cei - dobbiamo reagire a chi ci vuole fare credere che tutto è allo sbando che tutto è marcio e scredita ogni giorno persone e istituzioni".
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