sabato 31 gennaio 2015
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​Tra i primi a porgere gli auguri a Sergio Mattarella c'è l'Azione cattolica, associazione nelle cui fila il nuovo presidente ha a lungo militato."L'Azione Cattolica Italiana saluta con gioia e fiducia l'elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica Italiana". Lo afferma una nota della maggiore associazione ecclesiale italiana. L'Azione Cattolica sottolinea in particolare che "nella vita personale, segnata dal martirio del fratello Piersanti per mano della mafia, come nell'impegno politico, Sergio Mattarella ha dimostrato serietà, competenza e integrità morale". "La lunga esperienza a servizio delle istituzioni garantisce - afferma l'AC - che egli saprà interpretare con imparzialità e correttezza il ruolo di garante della Costituzione, degli alti valori e del complesso di diritti e doveri che sono fondamenta della nostra comunità nazionale". Secondo l'Azione Cattolica, "il Parlamento ha compiuto una scelta felice nell'eleggere il Presidente Mattarella, uomo del dialogo ma non del compromesso al ribasso, sempre protagonista di un'azione politica intesa come servizio alla costruzione del bene comune"."Mattarella, da presidente di tutti gli italiani, saprà esercitare - assicura l'AC - la necessaria azione di garanzia e di stimolo presso Governo e Parlamento". Aiuterà cioè a "dare risposte alle vecchie e nuove povertà messe in luce dalla crisi economica, e intraprendere quel rinnovamento morale tante volte invocato anche dal Presidente uscente, Giorgio Napolitano, che è strada irrinunciabile per risanare il rapporto tra cittadini e istituzioni, e per garantire l'unità, la pace, la vitalità sociale, economica e culturale della nostra Italia"."La nomina di Sergio Mattarella - conclude infine la nota di AC - ci è particolarmente cara in virtù della sua lunga militanza in Azione Cattolica, dell'affetto e della gratitudine con cui egli ha sempre guardato all'Associazione". "Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - conclude infine l'Azione Cattolica - il nostro augurio di buon lavoro! Le donne e gli uomini di Azione Cattolica di tutte le età le sono vicini, e riconfermano in questa felice occasione il loro impegno a spendersi a servizio della democrazia e della Repubblica, accanto alle persone che vivono le difficoltà e le speranze della nostra Italia". Il Movimento studenti: lo stile dell'incontro "Il movimento Studenti di Azione Cattolica saluta con gioia l'elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica. Per la sua storia di impegno, serietà e servizio siamo certi che l'onorevole Mattarella possa svolgere al meglio il ruolo delicato che gli è attribuito dalla nostra Costituzione, nel rispetto delle forze politiche e in dialogo con tutti i cittadini del Paese". Così in una nota il movimento Studenti Azione Cattolica. "Ci emoziona ricordare il cammino di formazione di Sergio Mattarella - prosegue la nota - che come noi è cresciuto nel movimento Studenti. Mattarella è stato infatti responsabile del Msac di Roma e del Lazio tra il 1960 e il 1964: in occasione del centenario del Msac, nel 2010, ci ha detto che 'l'esperienza di quell'impegno nella Giac e nel suo movimento Studenti e, soprattutto, i riferimenti di valore su cui si fondava e quel che ho ricevuto per alimentarlo hanno disegnato il mio senso della vita e la mia fisionomia come persona'. Ci sentiamo felici e orgogliosi: sappiamo che i sogni e gli ideali, ancora oggi alla base del nostro impegno, sono ben fondati nella storia del Paese e si rinnovano continuamente grazie alla presenza viva degli studenti di Ac nelle scuole di tutta Italia. In questo tempo di forti tensioni, di scontri spesso oltre i limiti del rispetto, vediamo nell'onorevole Mattarella un uomo capace di dialogo, una figura che sa unire e non dividere. È lo stile dell'incontro che Mattarella ha formato in sè anche grazie all'esperienza del Msac. Sempre nel 2010, infatti, ci raccontava: 'Studiare insieme, vivere insieme un'esperienza di classe, di comunità e di studio mi ha aiutato a comprendere le esigenze, i problemi e le attese degli altri. Si cresce, se si cresce insieme. Ci si realizza, se ci si realizza insieme. Si è davvero liberi dall'ignoranza, dal bisogno e dalla violenza se liberi sono anche gli altri".
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