mercoledì 12 marzo 2014
Il 21 marzo una manifestazione organizzata dall'Associazione Papa Giovanni XXIII per le vittime della tratta.
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«Da un momento all'altro, io non ero più libera». «Mi ha picchiata.Tanto». Una pinza, «di quella per chiodi» che morde l'orecchio. Ricordi flash. Che faranno male per sempre. Ecco perché loro sono le «donne crocifisse». Prestano il loro volto, a testa alta, e parlano dal video che presenta l'iniziativa di solidarietà e preghiera organizzato dall'Associazione Papa Giovanni XXIII per venerdì 21 marzo a Roma, in collaborazione con la diocesi. Una «via crucis» per le vittime di tratta, prostituzione coatta e violenza. Che nel video offrono, tra sguardi silenziosi e parole dure come pietre, la loro testimonianza di persone oggi libere ma segnate per sempre dalle torture subite.

Nel video si sente anche la voce di don Oreste Benzi, e si vedono le immagini di quando il fondatore della comunità riminese, morto nel 2007, percorre i marciapiedi dello sfruttamento per raggiugere le donne smarrite, parlare loro, donare un rosario a ciascuna e a ciascuna tendere la mano che, se afferrata con forza, le avrebbe condotte fiori dall'incubo. Così è stato per molte. E alcune di esse oggi lo possono raccontare.

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