Cronache religiose di mezz’estate: fiction innocue e soliti pessimi film
venerdì 31 luglio 2015
​Vedo che le cronache religiose digitali non sono esenti da un fenomeno che, tra la fine di luglio e la metà di agosto, colpisce notoriamente le redazioni “analogiche”, e cioè la carenza di notizie, spesso sostituite dalla fantasia dei redattori. Segnalo dunque le due notizie a mio parere più improbabili che ho cliccato negli ultimi giorni: l’una innocua, l’altra no.Quella innocua riguarda la visita, raccontata da “Vatican Insider” (http://tinyurl.com/par2nvb), di sette giovani profughe nigeriane a madre Anna Maria Cànopi e alle sue monache benedettine dell’Isola di San Giulio (lago d’Orta). Ospiti dell’associazione Mamre a Borgomanero, hanno animato la preghiera dell’Ora nona con un canto del repertorio gospel nigeriano, per poi incontrarsi con la badessa, come racconta il sito locale “Novara Today”. Ma per passare sul “nazionale” la cronaca, di Gianfranco Quaglia, si è colorata fino a un punto che titolo e sottotitolo lasciano ben immaginare: «The dynamite, il canto liberatorio delle nigeriane sfuggite a Boko Haram. Il gruppo vocale si è esibito nel monastero di clausura di Orta con le suore dell’abbadessa». A chi non viene in mente il film Sister Act?Quella meno innocua si deve al blog www.chiesa (http://tinyurl.com/qgzeeds), dove Sandro Magister, seminando in un lungo pezzo alcune battute di padre Lombardi («snidate», dice, da un articolo del National Geographic dedicato al pontificato), attribuisce al direttore della Sala Stampa, «bocca della verità», una «descrizione» di papa Francesco «molto lontana da quelle elogiative correnti, e molto più credibile» (così titolo e sottotitolo). So – e so, scrivendolo, di interpretare anche il pensiero del direttore di questo giornale – che non appartiene al sentire, oltre che allo stile, di padre Lombardi mettere in ombra né in pubblico né in privato l’operato del Papa (di ogni Papa: ne ha serviti tre, facendosi stimare sempre più sia da loro sia dai colleghi giornalisti). E infatti nel pezzo si possono trovare, di padre Lombardi, solo poche «descrizioni», nelle quali è probabile che il Papa stesso si riconosca senza difficoltà. Il resto, è il solito, orrido film che Magister si ostina a confezionare e proiettare.
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