scaffale basso 21 marzo 2016
lunedì 21 marzo 2016
C’è più di una ragione se l’editore Donzelli torna con una nuova edizione a proporre Tutte le fiabe di Charles Perrault già pubblicate nel 2011. Non solo il successo riscosso, dovuto in parte alla traduzione felice di Maria Vidale e alla pubblicazione in versi dell’inedita in italiano Pelle d’asino. Per gli appassionati del genere, questo volume contiene un altro gioiellino, anch’esso assente dalle precedenti edizioni italiane: un’altra fiaba in versi, I desideri strampalati, composta da Perrault
nel 1692, un anno prima di Pelle d’asino. Una vera chicca che a mo’ di ciliegina compare ultima in fondo al volume. Una “storiella semplice” come la definisce l’autore da cui si desume che è meglio non dar retta ai desideri
di chi non è capace di gestire i propri umori. Tutta la
raccolta rappresenta la traduzione delle Histoires ou Contes du temp passé pubblicate in Francia nel 1697 e passate alla storia con quello che all’epoca è stato il sottotitolo, e cioè Les contes de ma mère l’Oye, I racconti di mamma Oca. Un patrimonio a cui nel tempo hanno attinto autori, illustratori e registi spesso snaturando, edulcorando e persino
straziando in vario modo
l’originale. Fiabe che Perrault - uomo d’apparato dell’Ancien régime, funzionario della pubblica amministrazione sotto Luigi XIV - aveva scritto attingendo a piene mani al repertorio delle storie popolari non pensando tanto ai bambini quanto all’intrattenimento dei formalissimi frequentatori della Corte reale e dei salotti parigini, oltre che ai letterati dell’epoca con i quali aveva ingaggiato quel duello letterario ricordato come la “Querelle degli Antichi e dei Moderni”: una difesa da parte sua dei valori della modernità, nutrita di temi del folclore popolare, rispetto ai miti della cultura classica. Le numerose illustrazioni di
Elodie Nouhen contribuiscono a rendere ancora più pregevole il volume che segue di poco la pubblicazione dell’altra incantevole raccolta che riporta in vita la prima edizione integrale 1812-1815 di Tutte le fiabe  di Jacob e Wilhelm Grimm. Anche questa una chicca da non perdere.


La casa della nonna è un po’ come il paese delle meraviglie. Per la nipotina che ci va dopo la scuola non c’è di meglio. E’ bello fare merenda con latte e biscotti, accoccolarsi sul dondolo, girare tra le stanze, cercare e ritrovare le cose
familiari da toccare o anche solo da sfiorare con gli occhi, oggetti che chissà perché ogni volta hanno qualcosa di diverso. E poi salire in soffitta, il posto preferito, dove si può curiosare tra le vecchie cose e i giocattoli di quando la nonna era bambina. Non c’è nulla di monotono in tutti questi gesti perché casa della nonna profuma di cose buone, di accoglienza e affetto. E’ calda come i suoi abbracci. Scritto e illustrato da Alice Melvin, giovane illustratrice scozzese – con pagine piegate che si estendono come alette e curiose aperture in coincidenza con le porte delle stanze - A casa della nonna (Rizzoli; 17 euro) è un albo pieno di poesia, ispirato ai ricordi d’infanzia dell’autrice. Dai 5 anni.

Addormentarsi sulle note di Louis Amstrong, con le voci inconfondibili di Frank Sinatra
e Dean Martin o sulla sinfonia dell’orchestra di Duke Ellington. Con la chitarra di Django Reinhardt o il sax di Ben Webster. Le mie più belle ninne nanne jazz e altre dolci melodie per i più piccini (Curci editore; 16 euro) è un volume riccamente illustrato a colori a più mani, cartonato per resistere all’urto delle piccole mani, e completo di cd audio che consente un’ora di grande jazz in diciassette brani musicali interpretati dai grandi artisti del genere. Nella stessa collana Curci Yung , due ore di grande musica del repertorio classico eseguito da autorevoli interpreti, sono racchiuse nei due volumi di Le mie più belle melodie classiche per i più piccini. Playlist d’autore con pezzi che spaziano dall’Overture del Guglielmo Tell di Rossini alla Primavera di Vivaldi, dalla Marcia di Radetzky a Per Elisa di Beethoven… Per accompagnare la nanna ma anche da usare come sottofondo ai giochi dei più piccini. Per avvicinare comunque i bambini alla musica.

Spesso per realizzare un desiderio o un sogno coltivati a lungo non basta la determinazione, occorrono anche l’aiuto e la collaborazione di uno o più amici. Prendete l’ippopotamo Sheila: il suo sogno è la Luna, o meglio essere il primo ippopotamo ad andare sulla Luna. C’è l’intera savana a darle una mano. La giraffa Fergie, l’elefantessa Tina, Joyce il gorilla e Derek lo struzzo, goffi amici pieni di generosità si danno un gran daffare a mettere insieme un razzo artigianale quanto improbabile ma utile allo scopo. Sicché al grido di “Sognate in grande!” un bel giorno Sheila viene sparata nello spazio. Peccato che dall’altra parte del globo un altro ippopotamo, un super mega straricco ippopotamo, con lo stesso sogno ma mezzi molto più raffinati, sia decollato con uguale destinazione. Chi riuscirà a prevalere? Chi metterà per primo la sua zampa e la sua mole sul suolo lunare? Il primo ippopotamo sulla luna (L’ippocampo editore, 12 euro) nasce dalla felice combinazione di un lavoro a quattro mani tra David Walliams, per il testo, e Tony Ross cui si devono le inconfondibili tavole dalle illustrazioni vivaci e umoristiche. Dai 4 anni.


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