lunedì 24 giugno 2019
Centinaia di migliaia di persone in piazza Venceslao chiedono le dimissioni del premier ceco Andrej Babis, ma lui replica: "Non mi dimetto"
Praga, le proteste in piazza contro il premier Andrej Babis
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"Non mi dimetto, non ho fatto niente di male". Così ha risposto il premier ceco Andrej Babis dopo la manifestazione oceanica di domenica a Praga in cui centinaia di migliaia di persone hanno manifestato in piazza Venceslao per chiedere le dimissioni del primo ministro ceco, accusato di frode.

I dimostranti hanno sfilato con le bandiere dell'Ue e della Repubblica ceca e con striscioni contro Babis e contro il presidente Milos Zeman. Stando a quanto riportato dall'agenzia Sir si è trattato della quarta e più imponente manifestazione di massa lanciata dall’organizzazione civile “Million Moments for Democracy” e ha visto la partecipazione di tanti rappresentanti della vita politica, sociale, culturale e religiosa, tra cui monsignor Vaclav Maly, vescovo ausiliare di Praga.

I manifestanti chiedono le dimissioni del ministro della giustizia, Marie Benesova, e del primo ministro, Babis, criticando lo stato attuale della giustizia e l’operato del governo nel campo sociale e ambientale. Babis è sospettato di frode in quanto avrebbe utilizzato sovvenzioni europee nel suo progetto “Stork Nest” (Nido della cicogna), e a sollevare subbi è inoltre la sua presunta collaborazione in passato con i servizi segreti comunisti. Va ricordato che il 64enne Babis, il secondo più ricco della Repubblica ceca, è stato incriminato l'anno scorso nell'ambito di uno scandalo riguardante 2 milioni di euro di fondi europei; secondo un'analisi condotta dalla Commissione europea, c'è un conflitto di interessi per il suo doppio incarico di imprenditore e politico.

Josef Mlejnek, analista politico presso la Charles University, vede nelle manifestazioni l’espressione “dei timori del popolo per la democrazia e per i futuri sviluppi politici”. I risultati delle ultime elezioni parlamentari e presidenziali hanno portato a un certo nervosismo nella sfera pubblica, afferma Daniel Kunstat, dell’Istituto Cevro, in un’intervista rilasciata a Lidovky.cz.
Kunstat spiega che i manifestanti, con le loro critiche, contestano “il disprezzo dell’ordine costituzionale e dei principi dello stato legale in generale”, rimettendo in discussione o addirittura rifiutando il consenso pro-occidentale dato alla politica ceca”.


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