martedì 23 giugno 2015
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«Se ci sarà la volontà di arrivare a un compromesso alto e vero noi non ci tireremo indietro». Gaetano Quagliariello registra nuove aperture nel Pd sulle unioni civili e tende la mano. Ma se così non fosse Ncd non rinuncerà alle sue battaglie, con tutte le prerogative concesse dal regolamento. «Ci sono di mezzo i nostri principi», sottolinea il coordinatore di Ncd.Lei vede un clima nuovo, dopo la grande manifestazione di sabato?Lo vedremo subito in base alle risposte che arriveranno a due nostre richieste. La prima; eliminare ogni riferimento alla teoria del gender nella riforma della scuola, sia pur con riferimenti esterni. Può bastare il divieto di discriminazione fra i sessi, e di ogni violenza e persecuzione. La seconda: il governo eviti domani (oggi, ndr) di prendere posizione in commissione sulle unioni civili, eviti di strozzare il dibattito.Il ministro Boschi ha detto che vanno ascoltate le ragioni della piazza, accanto a quelle degli omosessuali. Un’apertura?Non si tratta di concedere qualcosa, non chiediamo un maquillage al ddl Cirinnà. Un confronto senza ipocrisia, e se ne scaturisce un compromesso vero ci stiamo.Ma quel è il punto, allora?Il punto è che un testo di piena equiparazione al matrimonio con la sola eccezione delle adozioni si espone a eccezioni di costituzionalità o a ricorsi alle Corti europee con esito già scontato. Come insegna la giurisprudenza europea consolidata. E questo il nodo che va rimosso: il simil-matrimonio.Il tema è stato compreso?Eravamo al muro di gomma, al pensiero unico. Quanto meno, dopo la manifestazione, la questione è sul tavolo e la partita è aperta.Vi chiedono però di rinunciare all’ostruzionismo.Siamo per un confronto approfondito, per favorire un compromesso alto. Altrimenti combatteremo la nostra battaglia fino in fondo, tenendo fuori il governo.
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