sabato 15 novembre 2014
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Tutti i giorni vive sulla propria pelle i disagi delle famiglie e delle coppie di giovani che vorrebbero sposarsi, ma non hanno un lavoro o una casa. Don Giacomo Pavanello, responsabile di Nuovi Orizzonti a Roma, sarà oggi pomeriggio a Piazza Farnese.Per quale motivo manifesterà?Per due motivi. Prima di tutto ci aspettiamo una sensibilizzazione maggiore per la tutela della famiglia, che resta la cellula fondamentale della società ed è la culla della vita. E poi vogliamo mostrare la bellezza dell’istituto familiare e della sua vocazione naturale a donare la vita.Temete il rischio di venire strumentalizzati?Il rischio c’è. Ma non ci interessa chi organizza le manifestazioni, bensì i valori che vogliamo difendere. Un cristiano deve tenere a cuore questi temi.Come spiega questi ripetuti attacchi alla famiglia?La crisi economica ha accentuato le difficoltà, ma è solo un paravento all’interno di una crisi di valori che è molto più ampia.Si spieghi meglio.Negli ultimi anni c’è stato un retrocedere da parte di molte istituzioni sul tema dell’educazione affettiva. Abbiamo sottovalutato le minoranze che hanno intaccato i valori della famiglia, peraltro tutelati dalla stessa Costituzione. La maggioranza è costretta a scendere in piazza per vedere rispettati i propri diritti. Perché manifestare quando si può essere presenti tutti i giorni nei vari ambienti in cui vivono le persone per testimoniare la bellezza della famiglia e della vita? Ho il dubbio che oggi ci troviamo a dover difendere le nostre posizioni perché ci siamo ritirati da tempo.Eppure la Chiesa è stata ed è sempre presente a sostegno della famiglia e della vita...Però c’è il tentativo, in Italia e in Europa, di considerare il fatto religioso come un momento privato. Ciò può far venire meno il tessuto comunitario. Ci rendiamo conto che la rete di solidarietà tra i cristiani è una grande risorsa che fa parte della storia della Chiesa per venire incontro ai bisogni di chi è in difficoltà e vive un disagio familiare.Cosa spera che accadrà dopo la manifestazione di oggi?Ho un desiderio: che ci siano persone di buona volontà che scelgano di impegnarsi e tornare nei luoghi dove si decide l’andamento e il futuro della società. La politica, l’economia, la finanza, la scuola hanno bisogno di uomini e donne coerenti. Non lamentiamoci se poi si fa cattiva politica a danno della famiglia e della vita. La colpa è nostra: abbiamo lasciato i posti vuoti e dato spazio a chi attacca i valori fondamentali.
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