giovedì 22 ottobre 2020
Nel capoluogo lombardo, 14 positivi al Pio Albergo Trivulzio travolto da un'ondata di morti la scorsa primavera. Zona rossa nel quartiere di Scampia e in altri a nord di Napoli
16mila nuovi contagi, i morti sono 136. Milano riapre l'ospedale in Fiera
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Aumentano ancora i contagi per coronavirus in Italia: secondo il bollettino del ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono stati individuati 16.079 nuovi casi, quasi mille più di ieri, ma con circa 7.500 tamponi in meno (170.392 contro 177.848). Il totale dei contagiati, comprese vittime e guariti, sale così a 465.726. In aumento anche il numero delle vittime: 136 in un giorno, mentre ieri erano 127, per un totale che è arrivato a 36.968.

RIAPRE L'OSPEDALE IN FIERA A MILANO

Superata oggi quota 150 nel numero dei ricoverati in terapia intensiva in Lombardia con 156 ricoveri totali (+22 rispetto a ieri), indicatore oltre il quale Regione Lombardia aveva deciso di riattivare l'ospedale in Fiera a Milano. Per questo domani, venerdì 23 ottobre, la struttura inizierà ad accogliere i primi pazienti.

Sempre in Lombardia ci sono altri 4.125 nuovi positivi al Sars-Cov-2 con 35.715 tamponi effettuati, per una percentuale pari all'11,5%, secondo gli ultimi dati della Regione. Nelle ultime 24 ore sono morte per complicazioni legate al virus 29
persone. I guariti e i dimessi sono 468 rispetto a ieri.

Molto preoccupate le parole di Massimo Galli dell'ospedale Sacco: "A marzo temevo la battaglia di Milano, ma fu evitata grazie alla relativa tempestività del lockdown. Adesso stiamo per averla, perché l'infezione dilaga". Ancora non esclusa, dall'assessorato al Welfare della Lombardia, l'ipotesi di una zona rossa nella capitale lombarda.

RITORNANO I CONTAGI AL PIO ALBERGO TRIVULZIO

Preoccupano ancora gli anziani che il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha invitato a rimanere a casa. Mentre la Lombardia si prepara al coprifuoco, che comincerà alle 23 di giovedi sera, quando saranno vietati gli spostamenti tranne che per ragioni valide e con autocertificazione preoccupa la situazione al Pio Albergo Trivulzio di Milano dove 14 ospiti sono risultati positivi al coronavirus Sars-CoV-2 dopo gli esami effettuati fra il 12 e il 16 ottobre.

Il Pio Albergo Trivulzio a Milano dove ci sono 14 pazienti Covid

Il Pio Albergo Trivulzio a Milano dove ci sono 14 pazienti Covid - Ansa

È quanto emerge dal bollettino pubblicato sul sito dell'Istituto, nota casa di cura che da due secoli accoglie anziani meno abbienti. Positivi anche 5 dipendenti della struttura. La scorsa primavera l'Rsa è stata travolta da un'ondata di contagi e decessi. Tutti i pazienti positivi sono stati inviati in strutture ospedaliere.

Nel bollettino si sottolinea che, "stante l'incremento della curva epidemica a Milano, i ricoveri in Cure intermedie restano sospesi sino al 25 ottobre 2020 e le palestre nelle sezioni di degenza sono temporaneamente chiuse". Le attività di riabilitazione, invece, "sono garantite nelle stanze dei singoli ospiti/degenti, al fine di evitare assembramenti".

IN VENETO 1.325 NUOVI POSITIVI

In Veneto da ieri ci sono 1.325 positivi in più per un totale di 12.608. Di questi 13.676 sono in isolamento mentre in ospedale ci sono 588 persone in infettivologia e 66 in terapia intensiva. La regione sfiora adesso la soglia psicologica dei 40.000 infetti. Ci sono anche 19 morti in più, per un dato complessivo di 2.301 vittime. Per questo motivo il governatore Zaia pensa a nuove restrizioni che potrebbero essere annunciate lunedi con una nuova ordinanza.

"Ci siamo attrezzati in tempi non sospetti. Dobbiamo superare l'inverno, noi ci siamo preparati: 10 ospedali sono sbloccabili per essere dedicati ai soli pazienti Covid nel momento in cui le cose dovessero degenerare", ha detto il governatore del Veneto Zaia commentando il nuovo bollettino su Facebook. Zaia ha anche parlato del rischio reale di "collasso della sanità. Se riempiamo gli ospedali di pazienti Covid non riusciamo più a curare i pazienti normali. Il Veneto eroga 80 milioni prestazioni sanitaria all'anno, ogni mese di fermo sono 7 milioni da recuperare, escluso il dramma del ritardo nelle cure". Zaia ha anche detto di preferire la mascherina anzichè pensare a minilockdown o a chiudere i confini della regione.

SCAMPIA A NAPOLI E' ZONA ROSSA

Vi è stata un'impennata di contagi da Covid-19, tra il 10 e il 20 ottobre nei quartieri dell'area Nord di Napoli. Il dato emerge da uno studio condotto dal Comune di Napoli in collaborazione con l'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitellì". I quartieri di Scampia, Piscinola e Chiaiano sono stati individuati come Zona Rossa, detta anche Area Calda, perché caratterizzata da un tasso alto alimentato da un elevato incremento percentuale di casi di positività al virus.

Attenzione anche ai quartieri nord di Secondigliano, Miano e San Pietro a Patierno che sono stati classificati come Zona Arancione, detta anche Zona di riscaldamento, perché con tasso ancora basso ma con un incremento percentuale elevato di casi elevato. Qui si teme che nei prossimi giorni possa esserci un' ulteriore crescita del contagio.

A dare la fotografia dell'avanzamento del virus a Napoli è anche l'assenza in tutta la città della Zona Verde, detta anche zona fredda, perché a basso tasso e incremento. Migliora invece la situazione nei quartieri di San Carlo all'Arena e Stella e in tutta l'area del centro dove si registra una "diminuzione percentuale" di contagi e di positivi.

IL LAZIO RICHIAMA GLI ANESTESISTI

"Presto un bando per richiamare in servizio medici volontari andati in quiescenza, disponibili a rientrare, soprattutto anestesisti e medici del contact tracing". Ad annunciarlo è l'assessore alla Sanità e all'integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato, in una nota al termine dell'odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e delle aziende ospedaliere, dei policlinici universitari e dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù.




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