lunedì 13 maggio 2013
30mila persone tante famiglie, bambini e  giovani, a Roma per la III Marcia per la Vita. «La grande mobilitazione pro-life  si rivela ancora occasione di grande festa per la vita e di lotta contro l’ingiusta legge 194».
EDITORIALE Siamo ciò che scorgiamodi Francesco Ognibene
"UNO DI NOI" L'INIZIATIVA CONTINUA Le sottoscrizioni restano aperte fino a novembre
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Un fiume di gente ieri è partito dal Colosseo imboccando via dei Fori imperiali per raggiungere Castel sant’Angelo e poi Piazza S. Pietro, in occasione della III Marcia nazionale per la vita. Le forze dell’ordine hanno stimato la presenza di 30mila persone. Tante le famiglie, i bambini e i giovani. “La grande mobilitazione pro-life - sottolineano i promotori - si rivela ancora occasione di grande festa per la vita e di lotta contro l’ingiusta legge 194”.
Diversi parlamentari, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il Cardinale Raymond Leo Burke erano presenti, ieri a Roma, tra i 40mila manifestanti che hanno preso parte alla Marcia per la Vita, sfilata di esponenti del movimento pro-life giunti da tutto il mondo. I partecipanti sono stati iri  salutati dal Papa al 'Regina Caelì, un gesto che "rappresenta -sottolineano i promotori dell'evento- il più alto riconoscimento per l'iniziativa e la conferma della sensibilità del Pontefice ai principi non negoziabili, a cominciare dal diritto alla vita".La Marcia per la Vita è iniziata al Colosseo con i saluti dei numerosi rappresentanti di movimenti pro-life giunti da tutto il mondo, "tra i quali Jeanne Monahan, presidente della March for Life di Washington, Lila Rose, considerata dall'organizzazione abortista Planned Parenthood come la nemica numero uno, Geoffrey Strickland, di Priest for Life, Xavier Dor, medico condannato 15 volte in Francia per aver lottato contro l'aborto, Blondine Serieyx, rappresentante della Manif pour tous francese, Antony Burkhard, rappresentante di Droit de naitre, altra associazione francese impegnata nella difesa della vita e Federica Iannace Swift, dell'irlandese Youth Defence"."La nostra Marcia è quella di un popolo della vita che, difendendo la vita, vuole infondere nuova vita in una società che si decompone e muore", ha detto Virginia Coda Nunziante, portavoce dell'evento, nel suo discorso di apertura. "Ha parlato anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ha denunciato -si legge in una nota- la "strage degli innocenti" che si consuma con l'aborto. Il primo cittadino ha seguito il corteo fino a Piazza Venezia. Ha percorso invece tutto il tragitto della Marcia, dal Colosseo a Castel Sant'Angelo il card. Raymond Leo Burke, il quale, nell'adorazione eucaristica tenutasi alla vigilia, ha definito la manifestazione'espressione di fede cattolica e atto di servizio alla società in cui viviamo e al suo bene comunè". La Marcia si è svolta "in un clima pacifico e festoso, in un tripudio di bandiere, di slogan e di cartelli grandi epiccoli inneggianti alla vita e contro la legislazione abortista vigente in Italia e altri Paesi del mondo. Tantissimi i giovani e le famiglie con bambini, a testimoniare che non di battaglia di retroguardia si tratta, ma di lotta per un avvenire e una società più giusti".Folto il numero dei religiosi presenti, tra i quali l'Istituto del Verbo Incarnato, i Francescani dell'Immacolata e gli Orionini, questi ultimi guidati dal loro superiore generale don Flavio Peloso. Hanno partecipato alla Marcia, "rigorosamente apartitica e senza slogan e simboli politici", diversi parlamentari, tra cui Maurizio Gasparri, Giorgia Meloni, Maurizio Sacconi, Eugenia Roccella, Carlo Giovanardi, Stefano De Lillo, Carlo Casini e Paola Binetti. La manifestazione si è conclusa in piazza san Pietro, dove il Papa, che già aveva salutato la Marcia per la Vita nel suo Regina Coeli, è sceso tra la folla incontrando i partecipanti.​
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