sabato 23 marzo 2013
La domenica delle Palme è anche Giornata della gioventù e il Papa ha scandito l'omelia su tre parole «gioia, croce, giovani» esortando i 50mila di Piazza San Pietro a non lasciarsi «rubare la speranza». Il Papa ha anche annunciato che a luglio sarà alla Gmg di Rio, in Brasile.
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«Per favore non lasciatevi rubare la speranza!». È stato questo il grido di Papa Francesco che nell'omelia della messa delle Domenica delle Palme ha lanciato una forte denuncia del rischio che nel mondo di oggi si ceda allo scoraggiamento. «In questo momento - ha detto ai 250 mila fedeli presenti - viene il diavolo mascherato da angelo e tante volte insidiosamente ci dice la sua parola. Non ascoltiamolo, seguiamo Gesù».Un appello che Papa Francesco ha lanciato a una piazza San Pietro traboccante di fedeli: secondo la Sala Stampa vaticana sono circa 250mila le persone che ieri hanno seguito la celebrazione, sipando anche le vicine piazza Pio XII, via della Conciliazione e alcune vie limitrofe che le riprese dall'alto mostravano gremite.Tre le parole chiave del discorso di Papa Francesco«Gioia, croce, giovani. «Non siate mai uomini, donne tristi: un cristiano non può mai esserlo» detto Papa Francesco che ha alternato alla lettura del testo alcuni passaggi a braccio.«Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento», ha ripetuto il nuovo Pontefice soprattutto ai giovani che partecipavano alla celebrazione diocesana che quest'anno anticipa la Gmg che si terrà in Brasile dal 23 al 28 luglio. E il Papa ci sarà, come annuncia lui stesso: «Cari amici, anche io mi metto in cammino con voi, sulle orme del beato Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI». «La nostra - ha spiegato - non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma dall'aver incontrato una Persona: Gesù, dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti».Il Pontefice ha poi voluto mettere in guardia tuta la Chiesa da carrierismo e affarismo. Il regno di Cristo - ricorda il Papa - non è un regno di potere: «Penso a quello che Benedetto XVI diceva ai cardinali: voi siete principi ma di un Re crocifisso quello è il trono di Gesù». «Il denaro - ha aggiunto citando ora parole che gli aveva detto sua nonna quando era piccolo - nessuno può portarlo con sè deve lasciarlo, il sudario non ha tasche»Al termine della Messa il Papa ha pronunciato l'Angelus direttamente sul piazzale di San Pietro. Ha rinnovato l'invito ai giovani a prepararsi spiritualmente a Rio, augurando loro «buon cammino verso la Gmg» in tedesco, francese, inglese, spagnolo e polacco. un invito che poche ore dopo ha rilanciato via Twiter attraverso l'account del Pontefice: «Guardo con gioia al prossimo luglio a Rio de Janeiro! Vi do appuntamento in quella grande città del Brasile».In italiano ha, infine, rivolto anche una invocazione alla Vergine Maria «perché ci accompagni nella Settimana Santa» e sostenga quanti vivono «situazioni difficili». Un ricordo particolare è stato rivolto ai malati di tubercolosi «poichè oggi ricorre la Giornata mondiale contro questa malattia».
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