lunedì 21 aprile 2014
Dopo il Gp di Cina pare che gli unici a divertirsi siano quelli della scuderia tedesca. Rosberg è sempre in cima alla classifica, ma il compagno di squadra appare come il dominatore. (Paolo Ciccarone)
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Altro giro altra corsa, direbbero alle giostre e dopo il GP di Cina pare che gli unici a divertirsi siano quelli della Mercedes. La doppietta di Hamilton davanti a Rosberg a Shangai ha solo ribadito quello che si era visto nelle tre corse precedenti: ovvero che i tedeschi hanno una gran macchina, gran motore e, purtroppo per i rivali, un gran pilota come Hamilton. Anche se la classifica la comanda ancora Rosberg, il suo secondo posto cinese è stata una sconfitta bruciante sotto tutti i punti di vista. In qualifica è stato più lento sul bagnato, al via si è toccato con Bottas ed è scivolato indietro e in gara pur risalendo sui comuni mortali, come Alonso che col terzo posto ha ridato il sorriso (parziale) alla Ferrari, di fatto ha perso il confronto con Hamilton. E quindi, visto che il mondiale 2014 pare essere un affare di famiglia fra piloti della stessa squadra, i giochi si faranno tutti sulla gestione delle squadre. Mentre in Mercedes al momento non ci sono problemi, nel senso che uno come Lauda al vertice sa come tenere a bada i piloti e Rosberg, che pure sconfitto da Hamilton in velocità pura finora ha dimostrato di essere abbastanza intelligente da non farsi coinvolgere in beghe personali, bisognerà tenere d’occhio altre due situazioni bollenti. La prima alla Red Bull, l’ostruzionismo di Vettel ai danni di Ricciardo, che ha impiegato cinque giri per superarlo, ha di fatto regalato il primo podio alla Ferrari. Eh sì, perché a guardare i tempi sul giro, nella fase in cui le gomme erano fresche, Ricciardo ha perso il tempo che serviva per riprendere Alonso e solo gli ultimi giri serrati dello spagnolo hanno salvato il bilancio della rossa, complice anche un errore clamoroso della direzione gara che ha concluso il GP due giri prima dei 56 giri previsti. Ormai è evidente, specie quando via radio hanno intimato a Vettel di far passare Ricciardo, più veloce, che alla Red Bull hanno un problema che si chiama Vettel. Fino a quando c’era da lottare per la vittoria e “rompere” le ossa a quella brava persona di Webber, Vettel ha avuto vita facile. Ora che si ritrova in squadra uno come Ricciardo che ha la faccia tosta di chi non gliene importa niente, cominceranno i problemi. Quando il team ha chiesto a Vettel di farsi passare, Sebastian si è guardato bene dal farlo. Se non avesse fatto perdere tutto quel tempo a Ricciardo invece del quarto posto l’australiano avrebbe superato Alonso. Invece la testardaggine di Vettel, che ancora una volta ha rifiutato gli ordini di squadra, ha creato un problema che Horner dovrà chiarire prima possibile. Perché se con Webber c’era in ballo una vittoria, che sarebbe andata comunque a una Red Bull, stavolta è saltato un podio e dei soldi per i costruttori. In questa stagione Vettel sta patendo il passaggio alle nuove macchine più di Ricciardo, il perché da ricercare nello stile di guida di Sebastian, uno che stacca dentro la curva, arriva al punto di corda e dà subito gas facendo ratare il motore in uscita usando una marcia lunga. Invece quest’anno è assolutamente controproducente guidare in questo modo, perché le F.1 col turbo e col kers hanno più coppia e l’uscita di curva deve essere graduale, con una sorta di punto morto alla corda della curva stessa, cosa che Vettel, col suo stile, non fa. Ecco perché sul giro si becca il pagone da Ricciardo, che invece, essendo più giovane di F.1 e meno “formato” ha patito meno di uno che da anni guida, corre e vince pilotando allo stesso modo. Certo, c’è da dire che Vettel ha avuto problemi tecnici che Ricciardo non ha avuto, ma è anche vero che in gara e in qualifica l’australiano ha saputo interpretare meglio le regole di quest’anno. Ma attenzione, non diamo per finito Vettel, ha solo bisogno di capire il modo migliore di interpretare la vettura, quindi non diamo per scontato che finisca sempre così. A meno che non abbia intenzione di cambiare aria stia cercando soluzioni alternative. E se guardate cosa succede alla Ferrari, con Raikkonen che latita e il neo responsabile Mattiacci che parla solo bene di Alonso, forse cominciate a capire cosa sta per delinearsi nei prossimi mesi.
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