sabato 28 febbraio 2015
Al termine di una vera battaglia allo stadio Murrayfield la nazionale italiana di rugby ha battuto la Scozia per 22 a 19 nel Sei Nazioni, evitando così, probabilmente, il "cucchiaio di legno".
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Impresa della nazionale italiana di rugby, che nella terza giornata del «Sei Nazioni» ha espugnato il Murrayfield di Edimburgo – il tempio scozzese della palla ovale – battendo la Scozia per 22-19 e probabilmente consegnando ai nostri avversari il "cucchiaio di legno", ovvero il temuto trofeo per la squadra ultima in classifica al termine del campionato più prestigioso dopo la Coppa del Mondo. Un successo atteso dopo le pesanti sconfitte con Irlanda e Inghilterra, favorite per il successo finale, strappata all’ultimo minuto con una meta all’80’. Il trionfo è stato ottenuto con gioco e carattere e premia una squadra capace di rialzare la testa dopo un avvio molto problematico. Lo scozzese Laidlaw sfrutta il primo piazzato al 2’ (3-0) e l’azzurro-samoano Haimona combina un disastro al 7’: Bennett intercetta, meta e 8-0 per i padroni di casa. L’Italia ha il merito di rimanere in partita e di raddrizzare subito la situazione: meta di Furno al 10’ e immediato 8-5. Laidlaw sfrutta altre due chance da calcio piazzato e la Scozia torna ad allungare, ma Haimona fa centro tra i pali prima del rocambolesco finale di tempo. Il numero 10 azzurro colpisce il palo al 37’, Venditti è il più rapido a piombare sul pallone: meta, trasformazione e 16-15 al riposo.

L’Italia perde a inizio ripresa il gigantesco Haimona– italiano naturalizzato, secondo le regole del rugby, ma australe al 100% – e inserisce Allan, che al 53’ potrebbe firmare il sorpasso: penalty non impossibile ma mira sbagliata e la Scozia rimane avanti. Gli errori rischiano di costare come sempre carissimi in un match equilibrato, che i padroni di casa riprendono in mano al 60’ caricando a testa bassa e mettendo a dura prova la difesa azzurra, che al 65’ concede a Laidlaw il calcio piazzato del 19-15. Ci vorrebbe una meta per il sorpasso, manca un quarto d’ora e la mischia italiana spinge, l’arbitro Clancy non ravvisa gli estremi per la meta tecnica e consente alla difesa scozzese di respirare. Ma i nostri non mollano in un match dai contenuti epici, e davanti a decine di migliaia di scozzesi urlanti dagli spalti non sbagliano l’ultima possibilità: meta tecnica di Allan all’ultimo sospiro, e relativa trasformazione che ribalta il punteggio e fissa il risultato sul 22 a 19, con due mete degli azzurri contro una sola degli scozzesi. Tra due settimane all’Olimpico arriva la Francia, poi il 21 marzo chiusura con il Galles, sempre a Roma. Il più veloce a complimentarsi per la straordinaria prova di carattere della nazionale italiana – reduce da un periodo di pesantic ritiche da parte dei baroni mondiali del rubgy, per i quali la raffica di sconfitte patite dagli azzurri tra partite amichevoli e ufficiali era il segno della nostra inadeguatezza a reggere il Sei Nazioni – è stato il presidente del Consiglio Matteo Renzi con un tweet esultante: «Evitato il cucchiaio di legno. Strepitosi gli azzurri del rugby».

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