mercoledì 16 aprile 2014
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​La sua vita prosegue come prima, scandita da preghiera, impegni in parrocchia, apostolato con i bambini, momenti comunitari. Il successo planetario non ha scalfito la quotidianità di suor Cristina Scuccia, siciliana di origine, che ha colpito il mondo intero con la sua esibizione in No one di Alicia Keys alle "blind audition" (ovvero l’ascolto senza vedere il cantante) del talent-show di Raidue The Voice. Il video della sua partecipazione al programma, lo scorso 19 marzo, ha sbancato su Youtube, sfiorando i 45 milioni di visualizzazioni in neppure un mese. Tutto lascia supporre, quindi, di rivederla già oggi in prima serata su Raidue, per inaugurare e lanciare la nuova fase del programma, quella delle "battle", i duelli fra i 64 concorrenti: Raffaella Carrà, J-Ax, Noemi e Piero Pelù faranno "duellare" sullo stesso brano due voci della propria squadra.Suor Cris, così si fa chiamare amichevolmente la venticinquenne nata a Comiso ed entrata fra le Suore Orsoline della Sacra Famiglia, dovrebbe eseguire il brano di Cindy Lauper Girls just want to have fun per la squadra del rapper J-Ax. Semplice e diretta, Cristina ama da sempre la musica, suona la chitarra e compone anche qualche pezzo. Sei anni orsono ha riscoperto la sua fede, appannata dopo la cresima, interpretando in un musical cristiano il ruolo della protagonista: suor Rosa Roccuzzo, fondatrice della sua congregazione vissuta nel secolo scorso a Monterosso Almo, in provincia di Ragusa. In un tweet ha sintetizzato: «Su un palco ho ricevuto la mia chiamata e da un palco annuncio la gioia dell’incontro con Lui». Diplomata in ragioneria, fra il 2007 e il 2008 la ragazza era fidanzata, lavorava in un call center e studiava all’Università. A 18 anni aveva sostenuto un provino per entrare nel programma Amici, senza successo: «Durante le puntate mettevo a tacere i miei genitori e il mio fratello maggiore. Sarei anche andata alle selezioni di X-Factor». Per lei contavano le lezioni di canto, l’Accademia di spettacolo a Catania, i concerti nelle piazze e ai matrimoni con il suo gruppo. Poi, dopo il diploma, la svolta: «Mia madre ha ascoltato la testimonianza di conversione dell’attrice Claudia Koll, che cercava chi interpretasse in un musical suor Rosa nel centenario della fondazione del mio Istituto religioso. Mi sono presentata per poter emergere nel canto e nel ballo; ma le provocazioni che il mio personaggio aveva lanciato sul dono della propria vita mi ronzavano dentro».La prima decisione è quella di partire per Roma, dove frequentare l’accademia Star Rose Academy, diretta dalla Koll e fondata proprio dalle Orsoline accanto alla loro casa generalizia per formare artisti innamorati del Vangelo. Il suo "coach" di canto è il cantautore Franco Simone, che ne individua subito il talento. Ma dopo quattro mesi Cristina risponde alla chiamata ed entra in convento come postulante. Stupore fra i compagni: le dicono che sta sprecando un dono e «la possibilità di sfondare». Nel 2010 va a San Paolo del Brasile per il noviziato: lì il canto e la musica la aiutano a stabilire amicizie con i bambini e i ragazzi che vivono sulla strada. Non solo un «un modo per lodare il Signore», ma anche «strumento per toccare i cuori». Vincitrice il 23 giugno 2013 – con Senza la Tua voce, pezzo di cui ha scritto parole e musica – della quinta edizione diGood news festival, gara di canzoni d’ispirazione cristiana indetta dalla Pastorale giovanile della diocesi di Roma, la giovane consacrata viene notata sul web dagli autori del talent-show, che la invitano a fare un provino. Lei è titubante, ma le superiore la incoraggiano. «Ho un dono, ve lo dono», ha detto ai coach per motivare la scelta di andare in tv. Ai fan che la seguono sui social network chiede: «Continuate a sostenere con la preghiera questa mia "missione". Per la gloria di Dio!».
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