venerdì 24 gennaio 2014
Presentato il Libro bianco dell'Agcom. I film tra i programmi preferiti, bocciati invece i reality e i talent show. Fra i preadolescenti sempre più diffuso l'uso di internet comunicare e ascoltare musica.
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Il 40 per cento degli adolescenti italiani ha un televisore per uso personale e la metà guarda i programmi senza il filtro e il controllo dei genitori, più preoccupati per quello che accade su Internet che in tv. Ma anche qui il controllo appare carente e spopolano i giochi online, in particolare il poker: il 40 per cento dei ragazzi intervistati dice, infatti, di aver amici che ci giocano. Sono questi alcuni dei principali dati che emergono da un'indagine realizzata dal Censis sul consumo dei media da parte degli adolescenti, contenuta nel Libro bianco media e minori, presentato oggi dall'Agcom. L'indagine, realizzata su un campione di adolescenti di 14-17 anni, sottolinea che la metà degli intervistati non guarda la tv in compagnia di un adulto. Nel caso dei 14enni, in particolare, emerge che il 60 per cento fruisce del mezzo televisivo in compagnia di un genitore ma un significativo 31,8 per cento la guarda da solo con fratelli più piccoli. I genitori sembrano, infatti, più preoccupati dell'uso del pc da parte dei loro figli: il 50 per cento delle ragazze avverte questo controllo mentre il mezzo viene considerato meno pericoloso per i maschi. Mentre solo il 9 per cento dei maschi e il 20 per cento delle femmine avverte un controllo sulle abitudini di consumo televisivo. E solo l'11 per cento dei genitori dei ragazzi intervistati utilizza il parental control. Il lavoro del Censis fotografa anche l'atteggiamento ambivalente di molti giovani italiani, che se da un lato vogliono fruire liberamente dei media che hanno a disposizione, dall'altro chiedono sempre più di essere tutelati, soprattutto per non incappare in rete in qualche trappola o comportamento illegale. A preoccupare i ragazzi, per quanto riguarda la rete è la possibilità di violazione della privacy (29, 6 per cento), l'incontro con utenti pericolosi e malintenzionati (soprattutto le donne) e la diffusione di informazioni false. Il 23 per cento degli adolescenti intervistati è poi preoccupato di sviluppare un comportamento di dipendenza relativo all'e-commerce e al poker online, mentre quasi il 21 per cento ha paura di restare invischiato in attività illegali. L'84,3 per cento dei maschi intervistati e l'87 per cento delle ragazze chiedono a gran voce maggiori controlli sui contenuti audiovisivi per evitare che diventino rischiosi per i minori. Per quanto riguarda, invece, la fiducia in Internet i ragazzi si dimostrano abbastanza smaliziati, il 66,1 per cento ritiene i siti sicuri solo in parte. In tv gli adolescenti prediligono i film (48 per cento) e lo sport (43,9 per cento). Bocciati invece i reality e i talent show che solo il 10 per cento dei ragazzi include tra i programmi preferiti. Il 50 per cento degli adolescenti ritiene, poi, insopportabile la volgarità in tv, seguita dalla superficialità (28,3 per cento) e dall'eccessiva violenza(26,6 per cento).

Riguardo al consumo dei media, l'immagine non è quella di un adolescente ipnotizzato da un solo medium: il 50 per cento degli intervistati dedica ai videogiochi off line da una a tre ore al giorno, il 10 per cento guarda la tv in chiaro per tre ore al giorno ma un altro 9 per cento guarda per lo stesso lasso di tempo la tv digitale, "confermando uno spostamento progressivo dei giovanissimi verso nuove forme di televisione" spiega il Censis. Nel complesso comunque guarda ogni giorno, per più di un'ora la tv in streaming il 42,8 per cento degli adolescenti intervistati, mentre il 45,3 per cento segue la mobile tv.

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