giovedì 8 ottobre 2015
COMMENTA E CONDIVIDI
Un programma che faccia venire voglia di non “bigiare” l’ora di religione. Questa la sfida del nuovo docureality di Tv2000 Il prof di religione che andrà in onda ogni sabato dal 10 ottobre fino a giugno, alle ore 15.20, affidato a un professore speciale, Andrea Monda. Scrittore e saggista, laureato in Giurisprudenza e in Scienze religiose presso la Pontificia Università Gregoriana, collaboratore anche di “Avvenire” e docente di religione nelle scuole superiori per passione, come spiega: «Ho lavorato in banca per undici anni, ma mi annoiavo. Così mi sono dedicato ai ragazzi: ci ho guadagnato perché mi diverto molto». Divertirsi con l’ora di religione? Si può, secondo Monda, che usa per le sue lezioni la propria passata esperienza di giornalista di cinema e letteratura, utilizzando film, cartoni animati, canzone, arte e poesia per spiegare la Bibbia. «Questo aspetto ha incuriosito il direttore di Tv2000, Paolo Ruffini, che mi ha proposto il programma – prosegue Monda –. La mia lezione di religione non è catechismo, non è chiacchiera, è mediazione culturale che attinge a un enorme bacino di immagini, temi e suggestioni connessi con l’attualità». Ed ecco quindi, le pagine del Nuovo Testamento dialogare con la letteratura contemporanea, con i film di Terrence Malick e con Il re leone della Disney. Tutti elementi che confluiranno nel programma di Tv2000, ambientato nel Liceo Pilo Albertelli di Roma, con protagonisti i suoi allievi (registrazioni al via il 22 settembre). «Facendo lezione un’ora a settimana, ho 18 ore in 18 classi, per un totale di 500 alunni ogni settimana dai 14 ai 18 anni – racconta –. Un numero enorme, un bacino importante di giovani che interagiscono, se incuriositi e stimolati. I ragazzi hanno bisogno di qualcuno che dimostri loro fiducia. Loro manifestano un cinismo di facciata, sperando di essere contraddetti e convinti». Una sfida televisiva, ma anche umana, capace di attrarre pure un pubblico adulto con il desiderio di saperne di più. «Secondo me c’è un grande interesse. Sto anche recuperando tanti ragazzi che avevano scelto di non frequentare l’ora di religione – spiega Monda –. Dato che è una materia non obbligatoria, io mi sento l’unico professore che gioca sul serio e ne sono orgoglioso» Ma cosa vedremo in tv? Monda ci racconta una lezione tipo: «Sarà una puntata di mezz’ora che seguirà il programma scolastico cui dobbiamo attenerci. Quando spiego l’ebraismo, ad esempio affrontando l’Esodo, faccio vedere una clip di Galline in fuga della Dreamworks perché rappresenta in maniera molto efficace la dinamica psicologica degli Ebrei. Come i protagonisti del cartone animato chiusi in gabbia, anche il popolo d’Israele desidera la libertà, ma al tempo stesso ha paura di affrontare il deserto, perché libertà vuol dire responsabilità. Poi aggiungo una lettura della poesia George Gray dall’Antologia di Spoon River, che parla di una nave che resta in porto perché ha paura del mare. Poi faccio loro delle domande». Ma i ragazzi, su cosa si interrogano maggiormente? «Sul tema della libertà – aggiunge –. Spesso non hanno la cognizione di quello che vuol dire. Lo confondono con l’arbitrio illimitato, senza responsabilità. Cerco di fargli capire che il cristianesimo è la religione della libertà. Oggi è visto come un elenco di divieti. Invece il professore di religione sta lì per demolire le immagini che l’uomo si è fatto di Dio, che è invece un Dio padre, di misericordia, di amore, liberatore. Non vi do una ricetta, spiego, dovete trovarla nella vostra vita». Si porrà anche il problema di come raccontare l’islam? «È un campo molto delicato dove occorre coniugare il rispetto per le altre religioni e il rispetto della verità. Le religioni non sono tutte uguali, occorre sottolineare ciò che unisce e ciò che è punto di distinzione. Alla fine la lezione è: si può essere credenti o non credenti, ma non si può essere superficiali».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: