venerdì 19 settembre 2014
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Sono lontani i tempi in cui per le malattie mentali c'era solo l'elettrochoc. All'Irccs Fatebenefratelli di Brescia, grazie al contributo di Ubi-Banco di Brescia, nasce un Centro per la neuromodulazione e neuroriabilitazione, che ricorrerà a nuove tecniche di stimolazione cerebrale, non farmacologiche e non invasive, allo scopo di migliorare i processi di apprendimento. “L'aumento dell’aspettativa di vita della società contemporanea comporta un maggiore numero di persone affette da disturbi delle abilità cognitive – spiega Maria Cotelli, responsabile del laboratorio di neuropsicologia - e il nuovo Centro lavorerà per migliorare la qualità della vita dei pazienti e quella di chi si prende cura di loro, alleviare gli effetti del deterioramento cognitivo e rallentare la perdita dell’autonomia personale". Quella della riabilitazione dei disturbi delle funzioni cognitive è un'area di ricerca promettente ma ancora agli albori. Di recente sono state sviluppate nuove tecniche non invasive come la stimolazione transcranica a corrente continua (tDCS) e la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) ed è stato dimostrato che interagendo con l'attività neurale attraverso la stimolazione corticale si possono modificare positivamente le prestazioni di pazienti affetti da varie patologie neurologiche”. Il gruppo di ricerca bresciano ha pubblicato diversi lavori scientifici in cui è stato possibile osservare il miglioramento di alcune funzioni cognitive in seguito all’impiego di tecniche non invasive di stimolazione cerebrale abbinate a riabilitazione cognitiva in pazienti con Malattia di Alzheimer, demenza Frontotemporale e in soggetti colpiti da ictus cerebrale. L'Irccs dei Fatebenefratelli è leader nella ricerca e cura delle malattie del sistema nervoso e da alcuni mesi è impegnato in Actifcare, il programma europeo che mira a ridurre i tempi di diagnosi dell'Alzheimer e delle patologie neurodegenerative. Il nuovo centro permetterà di avanzare ancora su questo fronte. In questo contesto, per sostenere la ricerca, il Banco di Brescia ha annunciato l’emissione di un Social Bond per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro i cui proventi saranno in parte (lo 0,50% dell’ammontare nominale collocato) devoluti a titolo di liberalità all’Istituto di Ricovero e Cura “Centro San Giovanni di Dio, Fatebenefratelli di Brescia” a sostegno del progetto di attivazione del Centro per la Neuromodulazione e Neuroriabilitazione. L’Alzheimer’s Disease International stima che nel mondo ci siano ora 30 milioni di persone affette da demenza con 4,6 milioni di nuovi casi l’anno (uno ogni 7 secondi). Negli ultimi anni si è assistito a un maggiore interesse, da parte dei ricercatori, rispetto alle potenzialità riabilitative nella malattia di Alzheimer, superando la visione pessimistica che ha caratterizzato il passato e si è sviluppato un ampio dibattito sui possibili benefici della riabilitazione cognitiva, degli interventi psicosociali e comportamentali nella demenza.
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