mercoledì 26 novembre 2014
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Si celebrano oggi a Frascati, al centro Esrin dell'Ente spaziale europeo (Esa) i 50 anni di cooperazione spaziare europea. E gli auguri sono arrivati, appunto, anche dallo spazio, dalla prima astronauta italiana. "È un grande onore per me celebrare i 50 anni dell'Agenzia Spaziale Europea, a pochi giorni dal mio lancio", ha detto Samantha Cristoforetti nel messaggio trasmesso oggi durante la cerimonia. La collaborazione spaziale europea risale ufficialmente al 1964, ma già verso la fine degli anni ’40 erano stati fatti i primi passi per un lavoro comune tra diversi stati europei nel settore spaziale. Sono stati grandi scienziati come Edoardo Amaldi e Pierre Auger a impegnarsi perché si arrivasse alla fondazione di una prima istituzione europea: l'European space research organization (Esro). Fu anche creato un altro organismo europeo, l’European launcher development organization (Eldo). Poi i due enti scientifici furono riuniti e andarono a costituire l’Esa nel 1975. Ad annunciare, nella giornata di celebrazione a Frascati, il video-messaggio della nostra astronauta è stato il suo collega, Luca Parmitano. Samantha Cristoforetti è arrivata tre giorni fa a bordo della Stazione spaziale internazionale per seguire la missione Futura, dell'Agenzia spaziale italiana. Nel messaggio Cristoforetti ha ricordato la missione europea Rosetta, la prima nella storia dell'esplorazione spaziale ad atterrare su una cometa. "È stato un incredibile successo", ha detto l'astronauta. La capacità innovativa dello spazio europeo sarà anche al centro della sua missione: "nello spazio sto portando tanta tecnologia europea", ha concluso riferendosi agli esperimenti che condurrà nei quasi sei mesi della sua missione. In quanto alle competenze, la ricerca e l'industria italiane il direttore generale dell'Agenzia spaziale europea, Jean-Jacques Dordain, ha detto che "sono indispensabili allo spazio europeo". Ricordano i tanti italiani impegnati nello spazio europeo, a partire da uno dei fondatori dell'Esa, Edoardo Amaldi, Dordain ha osservato che "questi italiani hanno fatto dell'Esa una delle migliori agenzie spaziali nel mondo". Dordain ha anche rilevato inoltre come l'Italia sia "presente in tutte le attività dell'Esa, a partire da quelle scientifiche che sono alla base di grandi missioni, come Bepi Colombo, Goce, fino a Vega, che è "un lanciatore unico". E poi Artemis, ExoMars, che è una missione fortemente voluta dall'Italia, fino a missioni fantastiche come Rosetta, con il suo lander Philae". Per questo, ha concluso Dordain a FRascati, "abbiamo bisogno dell'Italia in tutte le nostre attività". Lo dimostrano, ha citato come esempio, i motori del futuro lanciatore europeo Ariane 6, basati sulla tecnologia italiana del motore del razzo Vega: è stata un'occasione in cui "le industrie italiane hanno dimostrato di essere competitive". Inoltre anche la ricerca italiana gode di "prestigio internazionale e il presidente dell'Asi, Roberto Battiston, ne è un esempio".
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