martedì 27 settembre 2016
​​Il consigliere della Corte dei conti annuncia di non essere disponibile per il ruolo di assessore al Bilancio. E' il secondo nome "sfumato" in pochi giorni.
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Giunta Raggi, arriva il no di Tutino
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​Il consigliere della Corte dei conti Salvatore Tutino si fa da parte nella corsa a ricoprire il ruolo di assessore al bilancio del comune di Roma. A raffreddare la disponibilità a far parte della squadra della sindaca Virginia Raggi l'accusa di far parte della "casta" che gli è stata mossa da alcuni esponenti grillini a cominciare da Roberto Fico. Tutino: contro di me accuse infondate"Non posso accettare - spiega - accuse totalmente infondate e prive di ogni elemento di verità. Avevo dato la mia disponibilità consapevole delle difficoltà e dei rischi che l'impegno avrebbe comportato. Ma pensavo a difficoltà legate all'impegnativo lavoro che mi sarei trovato ad affrontare come assessore al bilancio della Capitale". "Invece da diversi giorni - continua Tutino - sono sulla graticola sottoposto a esami surreali. Sono diventato oggetto di una contesa in cui, più che i curricula, contano le illazioni e dove le falsità e le beghe di una certa politica fanno aggio su professionalità e impegno". Raggi: presto il nome del nuovo assessoreTutino? "Era una delle persone che stavamo esaminando, ma il nome arriverà presto". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi, lasciando il Campidoglio commenta il no del consigliere della Corte dei conti ad entrare nella sua squadra. Prima di lui il caso De DominicisNuova grana insomma per la giunta guidata da Virginia Raggi, ancora orfana dell'assessore al Bilancio dopo le dimissioni di Marcello Minenna. Quando la nomina del consigliere della Corte dei Conti Salvatore Tutino sembrava ormai solo questione di ore, la doccia fredda. E a questo punto sono già due i nomi degli assessori al Bilancio in pectore sfumati a un passo dall'atteso ingresso nella squadra capitolina. Prima di Tutino è stato il turno infatti dell'ex procuratore regionale della Corte dei Conti del Lazio Raffaele De Dominicis. Inizialmente Raggi stessa lo aveva indicato come "papabile": "È una figura di primissimo piano e ha sempre combattuto per la legalità e la trasparenza", aveva affermato, salvo poi affossare la nomina. "In base ai requisiti previsti dal M5s non può più assumere l'incarico", aveva spiegato la sindaca dopo la notizia di un'indagine a carico dell'ex magistrato contabile per abuso d'ufficio.
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