venerdì 2 agosto 2013
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​Lo studio è quello di sempre, a Palazzo Grazioli, quello da cui ha già letto altri video messaggi alla nazione, soprattutto in vista delle campagne elettorali. Ci sono la bandiera italiana e quella dell'Europa sullo sfondo e la scrivania di legno massello resta sempre in primo piano. Ma stavolta l'atmosfera è completamente diversa.Berlusconi, vestito con il solito doppiopetto blu, combatte tra rabbia e commozione quando legge il discorso che ha scritto per commentare la sentenza della Cassazione che conferma la condanna a 4 anni di reclusione per la vicenda Mediaset. Una sentenza, osserva, che è la «prova» di come una «parte della magistratura sia irresponsabile».Il tono è duro. Il Cavaliere non sembra aver voglia di fare passi indietro: «Dobbiamo continuare la nostra battaglia di libertà restando in campo» e chiamando a raccolta «i giovani migliori e le energia migliori e insieme a loro rimetteremo in piedi Forza Italia». L'obiettivo di Berlusconi è quello di chiedere agli italiani «di darci quella maggioranza che è indispensabile per modernizzare il Paese, per fare le riforme a partire dalla più indispensabile di tutte che è la riforma della giustizia per non essere più un Paese sottoposto ad un esercizio assolutamente arbitrario del più terribile dei poteri: quello di privare un cittadino della sua libertà».Anche se gli si incrina un pò la voce quando conferma agli italiani che dovrà scontare la condanna agli arresti domiciliari proprio ora «che sono quasi al termine della mia vita attiva». Niente sorrisi, dunque, nè ironia. Solo amarezza e mani nervose che reggono i fogli degli appunti. E alla fine una smorfia quasi di dolore.
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