giovedì 24 luglio 2014
​Tante le dichiarazioni che esprimono gioia e soddisfazione per la conlusione della vicenda della donna sudanese perseguitata. Ma restano ancora tanti cristiani nel mirino per il loro credo in tutto il mondo
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Tante le reazioni, di felicità, per la conclusione della lunga vicenda di Meriam, la donna cristiana imprigionata in Sudan per non avere voluto abiurare alla propria fede. E costretta a partire il suo secondo bambino in carcere, in catene.  "Una ragazza che ha partorito in catene per la propria fede, oggi è libera. L'Italia è anche questo. La politica è anche questo". È il commento del premier, Matteo Renzi, affidato a twitter, per salutare l'arrivo in Italia dei Meriam. "Sono felice per l'arrivo della giovane Meriam accompagnata dal vice ministro Pistelli. È la dimostrazione che lo stile dell'Italia aperta al dialogo con tutti può dare risultati e salvare delle vite: parlare con tutti mantenendo fermezza nel rispetto dei diritti fondamentali, senza isolare nessuno, è lo stile della politica estera italiana per i diritti umani". Lo sottolinea in una nota il sottosegretario agli Esteri Mario Giro ricordando che "si conclude bene una storia che aveva mobilitato l'Italia". "Restano altri paesi dove la libertà religiosa e la vita dei cristiani sono a rischio", ricorda spiegando che "questo successo dimostra che l'Italia può contribuire in maniera determinante a salvare i cristiani laddove siano perseguitati". "Dobbiamo garantire loro rifugio e asilo a partire dall'Iraq dove sono minacciate le comunità di Ninive e Mossul fino ad Aleppo in Siria dove vive l'ultima significativa comunità cristiana e altre minoranze a nord del paese. Per questo ho aderito all'appello per Aleppo che sta assumendo una dimensione di allarme internazionale", conclude il sottosegretario. "Oggi i nostri cuori sono colmi di gioia per la felice conclusione della vicenda di Meriam e, con un pizzico di orgoglio nazionale, per il fatto che sia l'Italia il Paese che l'ha accolta - dice la deputata dell'Udc Paola Binetti, già prima firmataria della mozione sulla tutela della libertà religiosa approvata all'unanimità dalla Camera -. Ora l'augurio è che questa sia l'alba di un nuovo giorno in cui l'attenzione e la sensibilità non solo del governo italiano, ma di tutta la Comunità internazionale, sia rivolta concretamente alla tutela di tutti i cristiani perseguitati nel mondo per la loro fede". "È una grande gioia la notizia della libertà di Meriam - le fa eco Eugenia Roccella (Ncd). Finalmente è finito un incubo per lei e per la sua famiglia. In questo giorno di festa non possiamo però dimenticare cosa sta succedendo in Iraq, in particolare a Mosul, come in altre parti del mondo, in cui sono in atto tremende persecuzioni contro i cristiani, che devono essere riconosciute dalla comunità internazionale come vere e proprie emergenze umanitarie". "La felice conclusione del caso di Meriam - conclude - è la dimostrazione del ruolo risolutivo che può giocare la mobilitazione dell'opinione pubblica in questi casi. La persecuzione dei cristiani è una questione che coinvolge tutti i paesi democratici, e il mio appello è che venga riconosciuta come una priorità a livello internazionale". "A nome di tutti i colleghi del gruppo parlamentare Per l'Italia esprimo viva soddisfazione per l'arrivo in Italia della giovane cristiana sudanese Meriam Ibrahim - dichiara in una nota il presidente del gruppo parlamentare Per l'Italia alla Camera, Lorenzo Dellai -. Rivolgiamo il nostro plauso al vice ministro degli Esteri, Lapo Pistelli, e al governo italiano per aver condotto magistralmente l'operazione, oltre a tutte le associazioni che hanno saputo e voluto mantenere alta l'attenzione sulla vicenda per tutto questo tempo. Tutto ciò non può tuttavia far passare in secondo piano l'angoscia e la preoccupazione per la situazione drammatica e persecutoria patita da migliaia di altri cristiani sparsi nel mondo". "Benvenuta Meriam. Grazie per il coraggio con cui hai saputo difendere i tuoi diritti - scrive Barbara Pollastrini (Pd) in una nota - Sei un esempio della forza delle donne che lottano per la loro libertà e la libertà di tutti nel mondo. Che si tratti di libertà religiosa, di emanciparsi da schiavitù e fondamentalismi, di accedere agli studi, di avere un lavoro o di essere madri. "Meriam arriva a Roma. Voto 10 a Lapo Pistelli! Ottimo lavoro. Grande Italia!". Così il presidente dei Popolari per l'Italia Mario Mauro su Twitter ha commentato la notizia dell'arrivo in Italia di Meriam Ibrahim. "Felici per arrivo di Meriam a Roma. Sua vicenda sia sprone per rinnovato impegno internazionale a tutela di libertà e diritti umani". Lo scrive, sempre su Twitter, la responsabile comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini.
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