martedì 8 marzo 2016
Il presidente della Repubblica durante le celebrazioni al Quirinale per l'8 marzo invita a fare di più per contrastarla. E definisce l'astensionismo una "ferita aperta" a 70 anni dall'introduzione del suffragio universale. L'8 marzo dell'impegno contro la violenza I Melissa, Asia, Falak: ecco il nostro 8 marzo
«Violenza sulle donne una piaga da estirpare»
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"La violenza sulle donne è ancora una piaga nella nostra società, che si ritiene moderna, e va contrastata con tutte le energie di cui disponiamo e con la severità di cui siamo capaci, senza mai cedere all'egoismo dell'indifferenza". Sergio Mattarella lancia il suo richiamo, durante le celebrazioni della Giornata internazionale della donna, contro le violenze "fisiche o morali" che colpiscono le donne anche quando sono al lavoro, perchè quando c'è violenza "non c'è libertà". ​Le donne italiane "rappresentano il cuore, il volto, la struttura portante dell'Italia. Le loro speranze, i loro progetti, le loro sofferenze animano il tessuto sociale del nostro Paese" ha detto il presidente della Repubblicae. Il Capo dello Stato ricorda che con la celebrazione di oggi si apre "la celebrazione dei settant'anni della Repubblica. Anniversario che coincide col primo voto espresso dalle donne. E, come abbiamo visto, non si tratta soltanto di una coincidenza temporale". "L'astensionismo è una ferita che nessuno può permettersi di trascurare: la partecipazione politica dei cittadini oggi si è ridotta, e purtroppo questo avviene di più tra le donne" ha detto ancora Mattarella. "Settant'anni fa, il primo voto femminile e donne, nel '46, parteciparono in massa e "questo comportamento va letto, oggi, come un messaggio alle giovani e ai giovani di oggi: dopo tanta fatica per conquistarlo non bisogna dissipare o accantonare il diritto al voto". "La parità tra uomini e donne non può più essere una conquista, ma deve diventare nelle nostre coscienze una nuova responsabilità individuale e collettiva". Così il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, intervenendo alla cerimonia per la Festa della donna al Quirinale.
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