sabato 13 settembre 2014
Lo ha detto il presidente del Consiglio parlando con i giornalisti dopo un incontro istituzionale che si è svolto in Prefettura. Il premier contestato da operai e ambientalisti.
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"Per noi l'Ilva è una questione nazionale, la scommessa di come si può fare impresa rispettando la salute". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi parlando con i giornalisti dopo un incontro istituzionale sul caso Ilva che si è svolto nella Prefettura di Taranto. "Io credo che questa città di Taranto debba essere raccontata per com'è e non solo per come è stata dipinta nel corso degli ultimi anni dalle tragiche vicende che dobbiamo comunque affrontare e che stiamo risolvendo". Ha Renzi affrontando i problemi della città legati all'inquinamento dell'Ilva e alle potenzialità del territorio. "È una città - ha aggiunto Renzi - profondamente italiana nella sua bellezza e dobbiamo farla diventare una città nella quale si possa respirare in modo diverso e si possa respirare il futuro, non soltanto avere la situazione di difficoltà che conosciamo". Un sit-in di operai e ambientalisti ha contestato il presidente del Consiglio al suo arrivo. Alcune decine di manifestanti hanno urlato 'buffone, buffone' contro il premier e scandito lo slogan 'Taranto libera'.Sulla rotonda del Lungomare, davanti alla sede della Prefettura di Taranto, prosegue la contestazione di alcune decine di persone nei confronti del presidente del Consiglio che sta partecipando a un incontro con il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno, l'assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Fabrizio Nardoni, il viceministro Claudio De Vincentis, il presidente di Confindustria Taranto Enzo Cesareo, il presidente della Camera di Commercio Luigi Sportelli, i sindacati e le Rsu dell'Ilva. L'area è presidiata da un folto schieramento delle forze dell'ordine. Tra i manifestanti ci sono rappresentanti del Comitato 'Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti', del movimento 'Stop Tempa rossa' e ambientalisti che ritengono insufficienti le misure del governo per fronteggiare l'emergenza sanitaria e ambientale a Taranto.
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