sabato 27 aprile 2013
La notizia mentre i ministri giurano. Il volto gelido di Alfano che poi spiega: un gesto isolato, l'uomo poi voleva suicidarsi Il primo Cdm in un'atmosfera surreale. Entro martedì la fiducia e la Lega avverte: diremo no a Letta se non accoglie tre richieste. (di Arturo Celletti)
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Lassù al Quirinale i ministri giurano. L'atmosfera è serena. C'è fiducia verso il governo che parte. Laggiù, a palazzo Chigi, il dramma. La notizia arriva sui telefoni dei giornalisti via twitter. Il goverrno non sa ancora nulla. Del riccio, uno dei funzionari della presidenza della Repubblica, si avvicina ad Alfano e gli sussurra una manciata di parole. Una smorfia taglia il volto del neo ministro dell'Interno. Alfano sembra pallido. In pochi secondi il clima cambia. Il dramma prende il sopravvento. Napolitano è immobile. Franceschini avverte Letta. Tutti i ministri si spostano dal Quirinale a Palazzo Chigi, la sede del governo e oggi il teatro del dramma. Nunzia De Girolamo, neo ministro pidiellino dell'Agricoltura, è incredula. l'allarme derivato dalla sparatoria davanti a Palazzo Chigi.. E' una mattinata surreale. Iniziata tra gli applausi della gente che aspettava il nuovo governo davanti al Quirinale e tra i sorrisi dei neo ministri che arrivavano in auto e in taxi. E continuata tra interrogativi e paure. E' Alfano il protagonista. E' lui a spiegare che il governo è pronto già domani a riferire in Parlamento sulla sparatoria davanti a palazzo Chigi. Ed è sempre lui a chiarire la dinamica. Parla di gesto isolato e spiega: Il primo consiglio dei ministri del governo Letta è segnata da una cronaca inquietante. I ministri parlano solo di questo. Si interrogano. Si provano a dare una spiegazione. Tutto sembra passare in secondo piano. Anche il voto di fiducia (fissato entro martedì) che darà il via libera definitivo al nuovo governo. Anche lo stop della Lega nord che in mattinata si è riunita a Milano e che avverte: non voteremo la fiducia se Letta non accoglierà, nel suo discorso alle Camere, le tre principali richieste del Carroccio: Macroregione, mantenimento del 75% delle risorse sul territorio e convenzione per le riforme costituzionali. Parole nette, ma oggi la questione vera è un'altra.

LA SQUADRA DI GOVERNO Interni e Vicepremier - Angelino AlfanoDifesa - Mario MauroEsteri - Emma BoninoGiustizia - Anna Maria CancellieriEconomia - Fabrizio SaccomanniRiforme istituzionali - Gaetano QuagliarielloSviluppo - Flavio ZanonatoInfrastrutture - Maurizio LupiPolitiche Agricole - Nunzia Di GirolamoIstruzione, Università e ricerca - Maria Chiara CarrozzaSalute - Beatrice LorenzinLavoro e Politiche sociali - Enrico GiovanniniAmbiente - Andrea OrlandoBeni culturali e Turismo- Massimo BraiCoesione territoriale - Carlo TrigiliaPolitiche comunitarie - Anna Maria BerniniAffari regionali, sport e turismo - Graziano DelrioPari opportunità, sport, politiche giovanili - Iosefa IdemRapporti con il Parlamento - Dario FranceschiniIntegrazione - Cecile KyengePubblica Amministrazione- Giampiero D'Alia

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