sabato 22 novembre 2014
​Il ministro dell'Ambiente al Festival della Dottrina sociale: “Dall’emergenza alla prevenzione, anche per salvare vite umane”.
Lavoro, i giovani guardano alla cooperazione | La persona deve restare al centro
COMMENTA E CONDIVIDI
“Chi inquina deve andare in galera! E chiedo ai Comuni di non concedere più licenze nelle zone a rischio, di riutilizzare tutte le aree riutilizzabili fermando la cementificazione, mentre ai cittadini chiedo di non costruire abusivamente e di avere rispetto dell’ambiente.” Parole dure, ma chiarissime, quelle che il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha pronuciato a Verona, al Festival della Dottrina sociale. Il ministro ha usato toni decisi durante il suo intervento all’appuntamento “Un nuovo tempo per l’ambiente”, tenutosi oggi pomeriggio durante l'appuntamento veronese. Galletti ha sottolineato l’urgenza del tema, sempre più evidente considerando le devastazioni e le morti che si stantto verificando per la mancata salvaguardia dell'ambiente, minacciato da speculazioni, ingordigia, miopia. Dopo avere ricordato che “più pontefici hanno richiamato l’attenzione sul tema ambientale perché è nostra responsabilità rispettare tutti i giorni il Creato”, Galletti ha aggiunto: “Il mio compito da ministro dell’Ambiente è di permettere all’uomo di stare bene nell’ambiente in cui vive.” Galletti ha sottolineato che per raggiungere questo obiettivo sono poco efficaci gli investimenti “se manca una cultura del rispetto del territorio. L’uomo è egoista e non pensa ai problemi che la sua condotta potrebbe creare in futuro”. A tal proposito ha affermato di aver messo al centro della sua azione politica la lotta al dissesto idrogeologico, un proposito che si era posto ancor prima dei drammatici avvenimenti delle ultime settimane. Alla domanda sull’attuale questione relativa alla vicenda Eternit e alla prescrizione ha commentato: “Questa sentenza mi provoca una grande tristezza, parlo sia da cittadino che da ministro”. Poi il ministro ha concluso con una riflessione: “È fondamentale passare dall’emergenza alla prevenzione, perché costa meno in denaro, e soprattutto permette di salvare delle vite umane”.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: