venerdì 23 agosto 2013
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«Non voglio la rottura, non voglio lo scontro. E non ho mai pensato a Silvio Berlusconi come un nemico». Stefano Fassina parla lentamente. «Non ho gioito ascoltando la sentenza di condanna e non ha gioito il Pd. Non c’è ostilità, non c’è odio, c’è invece rispetto per la sofferenza politica di un partito e del suo leader». È una riflessione inedita quella del viceministro dell’Economia del Pd. Dove si legano comprensione umana e rispetto politico. «Vuole la verità? È una maledizione trovarci in una situazione così complicata in un momento così delicato... Ma sono sereno. A tratti fiducioso. Prevarrà il senso di responsabilità e il governo andrà avanti. Troveremo un’intesa alta su Imu, Iva, cassa integrazione ed esodati. E insieme, Pd e Pdl, costruiranno le condizioni per contribuire a imprimere all’Europa un cambio di rotta. Abbiamo un’occasione irripetibile che è il semestre di presidenza italiana della Ue: saremo uniti nel dire che è ora di convinzione crescita e occupazione».Oggi però il quadro è complicato, il Pdl parla di plotone d’esecuzione... Non è così, non c’è un pregiudizio. C’è, invece, la volontà di affrontare questo passaggio senza astio, senza spirito di vendetta. La condanna di Berlusconi è stato un fatto negativo non solo per Berlusconi e per il Pdl, ma per tutto il sistema politico. Insisto, quasi una maledizione che prova a bloccarci mentre siamo sulla strada giusta.Voterete l’incandidabilità? Lo faremo. Ma senza nessun compiacimento. Lo faremo perché l’Italia pagherebbe un prezzo troppo alto se si rompesse il principio dell’uguaglianza davanti alla legge: una comunità non sta insieme se si mettono in discussione i principi fondamentali.Che dice al Pdl?Che per tutti il governo Letta è l’occasione per far crescere un bipolarismo efficace. Per loro per superare il partito personale. Per noi per dire basta a un anti-berlusconisno di cui per troppo tempo si è servita un pezzo di sinistra. Ora c’è la consapevolezza che due forze che sono e resteranno alternative possono, in questa fase emergenziale straordinaria, lavorare insieme per il bene del Paese. Ma... Ma cosa, Fassina?La vicenda giudiziaria di Berlusconi è un problema politico, ma non può essere scaricato sulle istituzioni, sul governo, sul Parlamento, sulla Presidenza della Repubblica. Il Pdl deve riuscire a risolverlo al proprio interno. Soltanto così può fare l’interesse generale del Paese. Ha la forza per riuscire, ha le risorse politiche e umane per trovare la soluzione... In questi mesi di governo ho lavorato con il Pdl e ho visto una classe dirigente di prima qualità. Sono convinto di quello che dico.Lei scommetteva sul semestre di presidenza... Ma una crisi quali ripercussioni avrebbe?Una tragedia. Sarebbe la conferma dell’inaffidabilità dell’Italia. Perderemmo forza, peso. Vedremmo morire una credibilità faticosamente riconquistata che poi è la condizione per poter dare risposte alle drammatiche emergenze economico e sociali che vivono imprese, famiglie, lavoratori. Mi creda: in un momento così delicato per l’area euro sarebbe esiziale perdere credibilità. Sarebbe un colpo di grazia alle prospettive del nostro Paese e dell’Unione.Una crisi oggi potrebbe portare...Non vada avanti, non voglio nemmeno prendere in considerazione un’ipotesi così drammatica e al tempo stesso sciagurata. Il Paese non vuole il voto. Vuole stabilità. La stessa stabilità che invoca l’eurozona. Dobbiamo tenere i nervi saldi e pensare che l’agenda del semestre di presidenza non si costruisce durante il semestre, si costruisce prima, si costruisce ora. Soprattutto se si vogliono raggiungere obiettivi ambiziosi oggi a portata di mano del governo.Crede che i ministri del Pdl sottoscriverebbero queste parole?C’è un governo che parla a una sola voce. Tutti i ministri sottoscriverebbero. E non solo i ministri, anche tutti i leader dei partiti che sostengono il governo. Anche tutti i parlamentari. Oggi c’è sul nostro cammino questa maledizione e abbiamo poco tempo per scongiurare il baratro. Già poco, pochissimo tempo: il livello di sofferenza economico-sociale è già a livello di guardia e noi abbiamo una gigantesca responsabilità.
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