mercoledì 25 marzo 2015
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Sono diverse le novità in arrivo alla Camera dove è in discussione il decreto legge antiterrorismo. Eccone alcuni. All’estero a proprio rischio e pericolo Chi intraprende viaggi all'estero in zone pericolose o li organizza avrà "l'esclusiva responsabilità individuale" sulle conseguenze. Lo prevede una norma inserita dalle commissioni Difesa e Giustizia della Camera al decreto antiterrorismo, che vuole scoraggiare i viaggi all'estero in aree a rischio. Per questo informalmente vine chiamata norma "anti Greta e Vanessa". Anche se in realtà riguarderà non solo i volontari all’estero e i turisti, ma anche chi si muove per lavoro. Come potrebbero essere gli italiani che operano nel settore energetico nei Paesi arabi. L'emendamento, voluto dal relatore Andrea Manciulli (Pd), stabilisce che il Ministero degli affari esteri "rende pubblici, attraverso il proprio sito web istituzionale, le condizioni e gli eventuali rischi per l'incolumità dei cittadini italiani che intraprendono viaggi in Paesi stranieri". La Farnesina "indica altresì, anche tramite il proprio sito web istituzionale, comportamenti rivolti ragionevolmente a ridurre i rischi, inclusa la raccomandazione di non effettuare viaggi in determinate aree". "Resta fermo - afferma quindi la norma - che le conseguenze dei viaggi all'estero ricadono nell'esclusiva responsabilità individuale di chi assume la decisione di intraprendere o di organizzare i viaggi stessi". Terrorismo on line L'uso del Web e di strumenti informatici per perpetrare reati di terrorismo (arruolamento di foreign fighters, propaganda, ecc) diventa un'aggravante che comporta l'obbligo di arresto in flagranza. È una delle novità del decreto antiterrorismo approvate dalla Commissione e ora all'esame dell'Aula della Camera. Inoltre la polizia utilizzare potrà usare programmi per acquisire "da remoto" le comunicazioni e i dati presenti in un sistema informatico (es whatsup, ecc). Viene pure autorizzata l'intercettazione preventiva sulle reti informatiche. Il Pm potrà conservare i dati di traffico fino a 24 mesi. I providers su Internet saranno obbligati a oscurare i contenuti illeciti legati ai reati di terrorismo, pubblicati dagli utenti. Procura nazionale antimafia e antiterrorismo Il Procuratore nazionale anti-mafia coordinerà le attività di indagine per reprimere i vari reati di terrorismo internazionale. È una delle novità inserite dalle Commissioni Difesa e Giustizia della Camera al decreto anti-terrorismo, da oggi all'esame dell'Aula. Cambia anche la dizione ufficiale, che sarà "Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo".
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