giovedì 25 febbraio 2016
Introdotto il blind trust e regole severe per quanto riguarda l' ineleggibilità dei parlamentari. favorevoli 218, contrari 94. Ecco i punti principali.
Conflitto di interessi: sì della Camera alla legge
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Il Conflitto di interessi, dopo tanti anni di discussioni, incassa il primo via libera del Parlamento. La Camera approva il nuovo pacchetto di norme, tra cui l'introduzione del blind trust e una stretta per quanto riguarda l' ineleggibilità dei parlamentari, con 218 voti favorevoli, 94 no (Fi, Sel, M5S che protesta sfoderando tanti cartellini rossi ma anche Ala) e l'astensione della Lega (anche se ufficialmente gli astenuti risultano 8). Soddisfatto invece il Pd, che parla di "testo equilibrato". Ora il testo passerà al Senato. Di seguito le norme principali - DA MINISTRI A PARLAMENTARI, CHI RIGUARDA. Le nuove norme, riguardano chi ha incarichi di governo nazionale e regionale. Con regimi differenziati, riguardano anche i membri del Parlamento e i consiglieri regionali. - VALE ANCHE PER LE AUTHORITY, BANKITALIA COMPRESA. Per i vertici di Palazzo Koch e dell'Ivass serve un preliminare ok della Bce e un successivo decreto del presidente del consiglio. Per i componenti delle autorità indipendenti restano ferme le misure più restrittive, nel caso esistano. - NUOVE REGOLE PER LE COOP. Anche gli amministratori delle Coop che sono fornitori dello Stato, saranno ineleggibili in Parlamento. Il settore più toccato è quello della vendita di servizi di gestione degli immobili, dove per lo più alcune grandi Coop sono fornitrici delle Pubbliche amministrazioni. - ARRIVA BLIND TRUST ALL'ITALIANA. Beni e attività patrimoniali dei membri del governo possono essere affidati in gestione, attraverso il meccanismo del blind trust ritoccato seguendo la tradizione giuridica italiana. Due le situazioni in cui scatta: quando il titolare di una carica di governo possiede, anche per interposta persona, partecipazioni rilevanti in settori chiave; oppure quando gli interessi patrimoniali e finanziari condizionano l'attività di governo. - BENI IN VENDITA O DIMISSIONI. L'Antitrust può disporre che chi è al governo venda i propri beni e le attività principali. Anche parzialmente. In alternativa, scaduto il tempo, scattano le dimissioni. - CONTROLLO AD ANTITRUST. L'Autorità verifica e ha poteri di indagine, anche usando le banche dati. I provvedimenti sono pubblicati online. Cambiano i criteri di nomina: i componenti salgono da tre a cinque e saranno eletti dal Parlamento e dovrà essere rispettata la parità di genere. - DOVERE DI INFORMARE NON SOLO PER CHI GOVERNA, ANCHE PER PARENTI. Le dichiarazioni devono essere rese all'Antitrust anche da parte del coniuge, dei parenti entro il secondo grado e del convivente. Si rischiano non solo multe (multa da 5 a 50 mila euro) ma anche un anno di carcere. - C'È ANCHE IL DOVERE DI ASTENSIONE. Scatta quando il provvedimento reca vantaggi economici al titolare. - SE INCOMPATIBILI, POSSIBILE DECADENZA. Chi va al governo non può avere altre cariche pubbliche, svolgere un impiego, esercitare attività professionale, attività imprenditoriali, avere cariche, uffici o compiti di gestione in imprese o società pubbliche e private, in fondazioni. Accertata l'incompatibilità da parte dell'Autorità, chi governa deve scegliere. Se non sceglie, decade. - SE C'È CONFLITTO, MULTE SALATE E CDM PUÒ ANNULLARE ATTO. Un atto emanato violando le nuove regole in materia di astensione non decade automaticamente ma sarà il Consiglio dei ministri a decidere. A disposizione, 30 giorni. Altrimenti l'atto decade. Previste comunque multe salate, dal doppio al quadruplo del vantaggio economico incassato. - RAFFORZATA L'INELEGGIBILITÀ. Rispetto a oggi il conflitto di interessi riguarda anche i proprietari reali (e non solo gli amministratori) delle imprese per le quali è prevista l'ineleggibilità. Inoltre non si potranno cedere le attività' che possono generare conflitto al coniuge o a i parenti o al convivente. - STRETTA PER CONSIGLIERI REGIONALI. I consiglieri regionali saranno ineleggibili se hanno la titolarità' o il controllo indiretto di un'impresa economicamente rilevante in regime di autorizzazione o concessione rilasciata dallo Stato o dalla Regione.
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